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Venom, cosa c'è di sbagliato nello spin-off di Spider-Man?

È possibile uno spin-off di Spider-Man senza Spider-Man? Ce lo chiediamo da quando abbiamo visto il nuovo trailer di Venom...

Venom

01.08.2018 - Autore: Marco Triolo
Guarda il nuovo trailer di Venom: Tom Hardy è posseduto da un mostro

Quando un modello funziona, si cerca di replicarlo. È una legge di mercato che va per la maggiore a Hollywood. Da essa nascono molti dei trend del cinema, come quello degli “universi condivisi”, nato dal successo del franchise Marvel. Purtroppo certi modelli non sono applicabili a qualsiasi cosa, ma questo è un dettaglio che Hollywood si ostina a – o finge di – non capire.
 
Da quando l'universo Marvel è diventato una macchina di incassi inarrestabile, gli altri studios hanno preso nota. Pensando che bastasse applicare la stessa struttura a qualunque proprietà. Ci ha provato la Universal con i mostri classici (Dracula Untold, La mummia), senza riuscirci. Ci sta ovviamente provando, con ragioni più che legittime, la DC Comics, rivale della Marvel di proprietà della Warner Bros.
 
E ora ci prova anche la Sony. Quella stessa Sony che, avendo in mano i diritti esclusivi di un personaggio potenzialmente imbattibile come Spider-Man, ha dovuto chiedere aiuto alla Marvel per tornare a produrre un film di qualità come Spider-Man: Homecoming. Non sapevano come gestire uno dei supereroi più celebri al mondo. Non un buon segnale se pensiamo che, ora che si è ringalluzzita grazie all'accordo con i Marvel Studios per fare entrare l'Uomo Ragno negli Avengers, Sony ha messo in cantiere un proprio universo condiviso... di comprimari di Peter Parker.
 
Venom sarà il primo di questi film a uscire. È ispirato a un celebre cattivo di Spider-Man, la sua nemesi negli anni '90. L'ex giornalista Eddie Brock (qui interpretato da Tom Hardy), finito sul lastrico per colpa indiretta di Peter Parker, decide di vendicarsi. Ed è allora che entra in contatto con un simbionte alieno che fino a poco tempo prima aveva rivestito proprio Peter (il “costume nero” ben noto ai lettori dei fumetti Marvel). Per questo Venom appare come una versione grossa e cattiva di Spider-Man: ne è la versione distorta e impazzita.
 
Senza questo background (esplorato frettolosamente in Spider-Man 3, dove Venom/Eddie era interpretato da Topher Grace), Venom è un personaggio che ha poco senso di esistere da solo. Eppure Sony era ansiosa di sfruttarlo, e lo ha messo al centro di un film che potrebbe/potrebbe non far parte dell'universo Marvel. Quel che è certo è che farà parte di un micro-verso che includerà altri comprimari di Spider-Man come Morbius (già annunciato, con Jared Leto) e Silver Sable e la Gatta Nera, protagoniste del progettato film Silver & Black. La vera domanda è: ce ne importa qualcosa di questi personaggi? Una domanda che forse dovrebbe porsi anche la Sony.
 
Ma torniamo a Venom. Il trailer non ci ha impressionati. Ha esattamente l'aria che ci aspettavamo: l'aria della disperazione. L'aria del tentativo di imbroccare una formula vincente. Il risultato (apparente, saremo lieti di essere smentiti) è un film fuori tempo massimo, che sfrutta un personaggio che ha raggiunto il picco di celebrità una decina di anni fa (o anche di più). Sony sta abbastanza ovviamente tentando di avere il suo Deadpool, se dobbiamo credere alle voci secondo cui il film sarà Rated R, il divieto che in America permette più violenza e parolacce nei film. L'idea è palesemente quella di generare un franchise su un anti-eroe violento, che applica la sua personalissima versione della giustizia ed è più “scorretto” dei normali supereroi. Un film che mira alla pancia più che al cuore. E che ancora una volta sprecherà l'opportunità di adattare al cinema uno dei rapporti tra eroe e villain più riusciti del fumetto americano moderno.
 
Venom arriverà nei cinema italiani il 4 ottobre 2018, distribuito da Warner Bros.