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Venezia, Paul Greengrass presenta 22 Luglio: “Ecco come la paura sta cambiando l'occidente”

Il film Netflix racconta la strage in Norvegia del 22 luglio 2011

Paul Greengrass

Paul Greengrass

05.09.2018 - Autore: Marco Triolo
Venezia accoglie Paul Greegrass, il regista della saga di Jason Bourne che presenta in concorso il suo nuovo film, 22 Luglio. Il film Netflix è un resoconto dettagliato degli attentati che hanno colpito la Norvegia il 22 luglio 2011, quando un estremista di destra piazzò una bomba nel distretto governativo di Oslo e uccise settantasette persone presso un campo estivo dei giovani laburisti sull'isola di Utoya. Un film che affronta temi attuali come il terrorismo, la convivenza tra popoli e il futuro dell'Europa.

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“Inizialmente volevo fare un film sulla crisi dei migranti” spiega il regista durante l'incontro con la stampa. “Abbiamo fatto diverse ricerche, ma più lavoravo al progetto più sentivo che c'era un altro modo di vedere la cosa. L'Europa, l'occidente in generale, sta andando a destra per via del populismo in un modo mai visto sin dalla Seconda Guerra Mondiale. Sono due le cause: la crisi economica del 2008 e i movimenti migratori senza precedenti (e la paura di questi). All'interno di questo sta incubando un'altra forza ancora più violenta, quella della destra estrema. Il film parla di come stiamo venendo cambiati da questi fattori”. 
 
Greengrass ha affrontato il progetto con il massimo rispetto possibile verso i sopravvissuti, le vittime e le loro famiglie. “Un film come questo va fatto nel modo giusto. Bisogna andare dai diretti interessati e chiedere il permesso. Io ho incontrato i gruppi di supporto delle famiglie, ho fatto una presentazione del progetto spiegando cosa intendevo fare. Loro ci hanno dato il loro supporto e la loro consulenza durante la lavorazione”.
 
La porzione degli attentati è in realtà piccola in un film lungo, che esamina il caso di Utoya fino alla conclusione del processo all'attentatore, Anders Behring Breivik. Greengrass ha affrontato la scena con rigore: “Mi sono interrogato a lungo su dove spingermi con la violenza e ne ho parlato con le famiglie. Non è tanto un film sull'attacco, ma su cosa è successo dopo, sulla lotta della Norvegia per la democrazia. I famigliari mi hanno detto chiaramente due cose che non volevano vedere nel film: primo, che gli eventi non fossero ripuliti. Secondo, che fossero rappresentati in maniera rispettosa. Ho tentato di trattare gli attacchi in maniera non eccessiva, mantenendo il controllo e usando la violenza grafica in pochissimi momenti. Ovviamente c'è un elemento di shock, ma con misura”.
 
22 Luglio arriverà su Netflix il 10 ottobre.
 
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