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Top 10: magnifici e terribili, i suoceri sul grande schermo

Da sempre il padre della sposa è uno spauracchio amato dal cinema, da Hollywood alla commedia italiana

12.11.2015 - Autore: Mattia Pasquini (nexta)
Giocare sulle differenze è da sempre il sistema più facile per divertirsi ridendo di noi stessi, delle nostre manie e piccoli pregiudizi. Al cinema, come nella realtà. Ma quando sul grande schermo entrano in gioco differenze culturali e di tradizioni è difficile resistere. Soprattutto se a catalizzare i conflitti è una figura topica come quella del 'Padre della sposa', o del suocero in generale. Affettuoso e apprensivo, sadico e manipolatore, è lui l'incubo di molti giovani sposini o promessi tali in molte commedie viste di recente e e non, da questa e dall'altra parte dell'Oceano. Divertiamoci a ricordarne alcuni, in film più o meno famosi, a partire dalla coppia attualmente al cinema in Matrimonio al Sud.


MASSIMO BOLDI & BIAGIO IZZO

L'imprenditore milanese Lorenzo Colombo, costretto a trattare con gli incomprensibili 'buzzurri' arrivati da sotto il Rubicone, e l'estroso pizzaiolo meridionale Pasquale Caprioli scatenano una guerra che rischia di mandare a monte il Matrimonio al Sud di Paolo Costella. Ma lo scontro di mentalità e abitudini è come prevedibile uno stratagemma comico di sicuro effetto.

TOTÒ & ALDO FABRIZI
Come dimostrano la storia e l'esempio - in primis - di Totò, Fabrizi e i giovani d'oggi, film del 1960 nel quale i due sposini si trovano davvero in una situazione da Romeo e Giulietta. Ma il film non sarebbe il cult che è diventato se non fosse stato per i due mostri sacri a interpretare i due suoceri 'contro'.

ROBERT DE NIRO

Impossibile negarlo, il suocero contemporaneo più temuto è sicuramente il Jack Byrnes di Ti presento i miei. Ex agente della CIA e genitore protettivo, è lui a tormentare Ben Stiller, protagonista di una Odissea che ricorda molto quella di Fabio De Luigi con Antonio Catania in La peggior settimana della mia vita.

DUSTIN HOFFMAN

Per quanto lo 'scontro' tra De Niro e Stiller prosegua in tutti e tre i film della serie dei 'Fotter', è solo con Vi presento i nostri che facciamo la conoscenza del suocero mancante. Un altro pezzo da novanta di Hollywood, nei panni però di un genitore piuttosto… alternativo.

WOODY ALLEN
Ma sono diversi i protagonisti del cinema statunitense ad aver vestito questo tipo di panni, negli anni. Come dimostra il piccolo regista newyorkese che sceglie questo ruolo nel suo stesso Tutti dicono I Love You. Per quanto il suo Joe - costantemente in cerca di una donna, con poca fortuna - sia diverso dalla figura paterna e di riferimento vista in genere...

MADS MIKKELSEN

Ma un suocero, o meglio un 'Padre della sposa', può anche non essere del tutto regolare. Come accade nel film danese Dopo il matrimonio di Susanne Bier, nel quale Mads Mikkelsen si ritrova quasi per caso a un matrimonio che scopre essere quello della figlia che non sapeva di avere. Con conseguenti crisi di coscienza e adattamenti al ruolo…

SPENCER TRACY

Il padre della sposa più famoso è sicuramente l'attore di Milwaukee dominatore di un certo tipo di commedia leggera statunitense. Questo film del 1950 fa il paio con il (forse) più celebre Indovina chi viene a cena? del 1967. Ma se in questo si sottolineano tematiche sociali evidenti, nel primo è il dramma più classico di un genitore alle prese con l'addio alla 'sua bambina' a farla da padrone.

STEVE MARTIN

Una dinamica ripresa oltre quaranta anni dopo, nel 1991, nel film interpretato da Steve Martin dallo stesso titolo. Un remake dichiarato che ricalca quello stesso trauma, ma affidandosi al diverso stile comico e aplomb dell'attore texano di Roxanne e La pantera rosa.

PETER FALK & ALAN ARKIN
Ma in genere i protagonisti dei film, sulla carta, sono i giovani in procinto di sposarsi o i poveri fidanzati costretti a subire le angherie di crudeli suoceri vendicativi… Tranne nel caso di Una strana coppia di suoceri, film che sin dal titolo sceglie di concentrarsi sulle disavventure dei due 'amici per forza' costretti a un viaggio inaspettato.

CARLO CROCCOLO

Non una presenza indimenticabile in Tre uomini e una gamba del 1997 - anche considerata la vis comica di Aldo, Giovanni e Giacomo dell'epoca - ma il prepotente e rude cavalier Eros Cecconi è la scusa che ci permette di godere delle rocambolesche disavventure dei tre amici.