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Scelte le autrici dello spinoff 'al femminile' di 21 Jump Street

Saranno le sorelle Molyneux a portare il franchise dove nemmeno la televisione aveva osato

10.06.2015 - Autore: Mattia Pasquini
Dopo i due capitoli di 21 Jump Street e 22 Jump Street, il franchise nato dalla serie televisiva degli anni '80 con Johnny Depp riportato al successo dalla strana coppia Channing Tatum and Jonah Hill si avvia a esplorare nuove possibilità. Nello specifico quella di uno spinoff che dovrebbe essere declinato tutto al femminile, dal cast alle sceneggiatrici.

Questo sembra potersi dedurre dalla notizia appena ufficializzata dell'ingaggio da parte della Sony delle sorelle Wendy and Lizzie Molyneux come sceneggiatrici. Già impegnate sulla commedia animata della 20th Century Fox TV Bob's Burgers e dell'animazione DreamWorks Hot Stuff, le due hanno dal 2009 lo script di My Sister Is Marrying a Douchebag nella famigerata Black List delle sceneggiature mai realizzate.

La coppia di sorelle va ad affiancarsi alla coppia formata da Lucia Aniello e Paul W. Downs - autori di Broad City per Comedy Central - che stavano già lavorando allo script. Dopo aver letto e apprezzato una bozza delle Molyneux, la Sony parrebbe intenzionata a proseguire su un doppio binario riservandosi di decidere successivamente cosa fare delle due versioni.

Con 42 miloni di budget e oltre 200 di incasso per il primo, saliti rispettivamente a 50 e 331 per il secondo, non sorprende che gli Studios stiano nel frattempo preparando anche il terzo film 'regolare' della serie, 23 Jump Street, confermato lo scorso settembre (ma che ancora non ha raccolto la conferma di Tatum, dubbioso sul proseguire ancora).

Vedremo a cosa porteranno tanti progetti, considerata anche la voce del Crossover tra Jump Street e i Men in Black, trapelata dopo l'ormai nota violazione della sicurezza della Sony e poi confermata dai registi Chris Miller e Phil Lord. Di certo, di tante ipotesi quella più verosimile sembra attualmente proprio quest'ultima. Soprattutto considerata l'analoga scelta della Sony (forse determinata dai problemi relativi al terzo film del franchise, anche in quel caso) di produrre una versione femminile dei celebri Ghostbusters.