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Overacting: 10 grandi attori decisamente sopra le righe 

Grandi stelle e grandi film rimasti nella storia per alcuni dei momenti più (inutilmente) melodrammatici visti al cinema.

08.08.2017 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Ogni attore, davanti a una macchina da presa o a un pubblico reale, ha un dovere assoluto: non travalicare i confini della sua interpretazione, in modo da non far percepire la finzione messa in scena e quindi non far crollare l'illusione dello spettatore di star assistendo a una verità alternativa o alla storia di un personaggio. Molti elementi concorrono alla riuscita o al fallimento di un tale compito, dalle capacità tecniche allo strabordare del proprio ego, ma per fortuna c'è spesso un regista pronto a riportare tutto entro i limiti dell'adeguato.

Spesso, ma non sempre. Non mancano, infatti, i casi in cui è il film stesso ad andare sopra le righe e a bearsi di eccessi di ogni tipo. Che sia bravura di attore nell'adeguarsi al tono generale o un precipitare dello stile di entrambi, poco importa perché un fatto è certo: ancora oggi certe performance risultano imbarazzanti. Soprattutto quando i risultati coinvolgono grandi nomi e titoli importanti, come quelli degli esempi che vi riportiamo di seguito:


Tommy Lee Jones, Batman Forever (1995)

Il minaccioso 'Due facce' di Tommy Lee Jones non ha nulla da invidiare ai vari Nicolas Cage e William Shatner cui potreste aver pensato. Certo, questo è il caso perfetto di 'film sopra le righe', ma tant'è, lo ricordiamo anche per questo!


John Malkovich, Con Air (1997)

Qui proprio Nicolas Cage è costretto a restare a guardare mentre il celebre collega ci regala la sua interpretazione di un folle criminale alle prese con una inquietante vocina e un coniglio di pezza.


Nicolas Cage, Stress da vampiro (1988)

Tanto parlarne, non poteva mancare! L'eroe di Wicker Man, Left Behind e Ghost Rider ci regala qui una indimenticabile crisi 'da ufficio'.


John Travolta, Battaglia per la Terra (2000)

Un'altra pietra miliare in questo senso è sicuramente il film 'scientologista' di John Travolta, che nei misurati panni di un colossale alieno se la ride. Abbondantemente.


James Earl Jones, Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith (2005)

Spesso non servono molte parole per 'esagerare'. Ed ecco un eccellente - e alto - esempio di ciò: il melodrammatico urlo del terrificante Signore dei Sith.


Michael Sheen, The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2 (2012)

Trucco, falsetto, espressione: tutto concorre a regalare una piazza d'onore a un grande attore come Michael Sheen, anche lui alle prese con un vampiro - o Volture, di Volterra - decisamente poco 'british'.


Kenneth Branagh, Wild Wild West (1999)

È quasi irriconoscibile, il grande interprete shakespeariano nell'anomalo western dominato da Will Smith. Un tocco (pesante) di anni '90 in questo breve e rappresentativo scambio.


Ellen McElduff, Brivido (1986)

Tra Il pianeta delle scimmie, Matrix e Terminator l'urlo disperato e rabbioso della povera vittima di questo incubo creato da Stephen King, nel quale le macchine si ribellano ai loro creatori. Una questione di buon gusto?


Brian Blessed, Flash Gordon (1980)

Quello che non si è mai chiesto alla kitchissima trasposizione cinematografica di un fumetto cult della fantascienza moderna che dobbiamo al genio del nostro Dino De Laurentiis.


John Alderton, Zardoz (1974)

Ma che non ha nulla da invidiare alla visione del futuro messa in scena qualche anno primo da John Boorman, con un baffuto e nerboruto Sean Connery: serioso e allegorico, ma a rischio ridicolo.


Menzione speciale per il Tommy Wiseau di The Room (2003)

Abbiamo di recente parlato del film che James Franco ha voluto dedicare a questa icona del cattivo gusto, cheap e sopra le righe. Vale la pena dare uno sguardo all'originale in azione!