Ci sono anni in cui è più semplice prevedere chi trionferà ai premi Oscar, e anni in cui lo è meno. Quest'anno rientra in buona parte nella prima categoria: è infatti già lampante che quella del 26 febbraio sarà la notte di “The Artist”, il film muto di Michel Hazanavicius che ha già raccolto una scia di premi – da Cannes, ai BAFTA, ai Golden Globe – e si appresta a fare jackpot. “The Artist” è sicuramente un film di valore, ma l'impressione generale è che abbia catturato le simpatie dell'Academy come già fece prima di lui “The Millionaire” di Danny Boyle. Dieci nomination parlano chiaro in questo senso, come anche le undici di “Hugo Cabret” di Martin Scorsese, che però potrebbe essere lasciato un po' in disparte.
A “The Artist” andrà con ogni probabilità il premio per il miglior film, il miglior attore protagonista (Jean Dujardin) e probabilmente anche quelli per la migliore attrice non protagonista (Berenice Bejo) e la sceneggiatura originale. Scorsese potrebbe doversi “accontentare” della miglior regia per “Hugo Cabret”, un premio che senz'altro si merita. Tra gli ovvi, anche Meryl Streep: il suo ruolo in “The Iron Lady” non sembra avere rivali, nonostante Viola Davis in “The Help” sia piaciuta molto, così come Glenn Close in “Albert Nobbs”. La nostra scelta è comunque Rooney Mara, efficace Lisbeth Salander nel sottovalutato “Millennium: Uomini che odiano le donne” di David Fincher.
Per quanto riguarda gli attori non protagonisti, il Max Von Sydow di “Molto forte, incredibilmente vicino” sembra la scelta obbligata. In un anno che ha incensato un film muto, la performance muta di Von Sydow sembra fatta apposta per commuovere e attirare i voti. Certo, poi c'è il Christopher Plummer di “Beginners”, che ha già vinto ai BAFTA e ai Golden Globe. E Nick Nolte, il nostro favorito: in “Warrior” dimostra tutta la sua sofferente grandezza. Clooney potrebbe ricevere un premio di consolazione con la sceneggiatura non originale de “Le idi di marzo”, anche se “Paradiso amaro” ha più chance. Sul versante fotografia, il digitale di Jeff Cronenweth è la nostra scelta, essendo stato nominato per due anni consecutivi grazie a “The Social Network” e “Millennium”, entrambi di David Fincher. Ma “Hugo Cabret” potrebbe essere l'asso pigliatutto nel reparto tecnico.
Tornando a “The Artist”, il film di Hazanavicius merita tutti i potenziali premi? Sì e no. Come miglior attore, vedremmo meglio Gary Oldman per la dolente spia de “La talpa”, mentre “Hugo Cabret” e “The Tree of Life” sono film decisamente più innovativi e stimolanti, destinati purtroppo a perdere. Come sempre, però, speriamo di rimanere sorpresi. La Notte degli Oscar andrà in onda il 26 febbraio. Per saperne di più, seguite il nostro speciale.
