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Molestie sessuali: Bryan Singer licenziato da Red Sonja, che sia la fine della sua carriera?

Il regista accusato di stupro da un uomo, minorenne all'epoca dei fatti, ora non dirigerà il film ispirato al personaggio Marvel

Bryan Singer

14.03.2019 - Autore: Marco Triolo
C'era da aspettarsela questa notizia, visto i guai in cui è incappato Bryan Singer di recente, accusato di stupro da un uomo, Cesar Sanchez-Guzman, che aveva 17 anni all'epoca dei supposti fatti. Il regista è stato ora scaricato da Millennium Films e non dirigerà più Red Sonja, film basato sulle avventure dell'eroina creata da Roy Thomas e Barry Windsor-Smith sulle pagine dei fumetti Marvel dedicati a Conan il Barbaro.
 
A quanto pare, Singer non è stato licenziato per via delle accuse, ma perché la produzione non era in grado di assicurare una distribuzione negli Stati Uniti con lui coinvolto. Non è chiaro adesso se il progetto andrà avanti o se tornerà nel limbo come già accaduto per le versioni proposte da Robert Rodriguez (con Rose McGowan nel ruolo) e Simon West (con Amber Heard).
 
 
Che sia la fine della carriera di Bryan Singer? Il regista era stato precedentemente scaricato da Bohemian Rhapsody a lavorazione quasi ultimata, con la scusa di una sua assenza ingiustificata dal set (Singer aveva detto di essersi allontanato per problemi di salute di un suo genitore) e di tensioni con Rami Malek (che Singer ha negato). Ma molti avevano sospettato che Fox avesse ricevuto in anteprima informazioni sull'imminente causa legale poi scatenata da Sanchez-Guzman. Da notare che il nome del regista non è mai stato pronunciato nelle occasioni ufficiali, persino quando il film ha vinto premi importanti ai Golden Globe e agli Oscar.
 
Singer era già stato accusato nel 2014 da un altro uomo, Michael Egan, anche se poi quella causa è stata archiviata. Poco dopo la notizia della causa legale di Sanchez-Guzman, Bret Tyler Skopek, ex di Singer, aveva parlato in un'intervista dello stile di vita del regista, fatto di droghe e orge.
 
 
Ma le voci sulla condotta di Singer risalgono a molto prima e lo hanno seguito per tutta la sua carriera a Hollywood. Tanto che quattromila studenti, ex studenti e membri della facoltà della University of Southern California hanno firmato una petizione per spingere la facoltà a cambiare il nome a uno dei suoi corsi, “The Bryan Singer Division of Cinema and Media Studies”.
 
Nel dopo-Weinstein è difficile vedere un futuro radioso per Bryan Singer, visto che anche Woody Allen, le cui accuse erano state smentite da serie indagini, è stato costretto ad andare in Spagna per continuare a lavorare. Staremo a vedere come evolverà la faccenda, ma siamo almeno certi di una cosa: passerà molto tempo prima di vedere di nuovo scritto “Diretto da Bryan Singer” nei titoli di testa di un film.
 
Fonte: The Hollywood Reporter