C'era da aspettarsela questa notizia, visto i guai in cui è incappato Bryan Singer di recente, accusato di stupro da un uomo, Cesar Sanchez-Guzman, che aveva 17 anni all'epoca dei supposti fatti. Il regista è stato ora scaricato da Millennium Films e non dirigerà più Red Sonja, film basato sulle avventure dell'eroina creata da Roy Thomas e Barry Windsor-Smith sulle pagine dei fumetti Marvel dedicati a Conan il Barbaro.
A quanto pare, Singer non è stato licenziato per via delle accuse, ma perché la produzione non era in grado di assicurare una distribuzione negli Stati Uniti con lui coinvolto. Non è chiaro adesso se il progetto andrà avanti o se tornerà nel limbo come già accaduto per le versioni proposte da Robert Rodriguez (con Rose McGowan nel ruolo) e Simon West (con Amber Heard).
Che sia la fine della carriera di Bryan Singer? Il regista era stato precedentemente scaricato da Bohemian Rhapsody a lavorazione quasi ultimata, con la scusa di una sua assenza ingiustificata dal set (Singer aveva detto di essersi allontanato per problemi di salute di un suo genitore) e di tensioni con Rami Malek (che Singer ha negato). Ma molti avevano sospettato che Fox avesse ricevuto in anteprima informazioni sull'imminente causa legale poi scatenata da Sanchez-Guzman. Da notare che il nome del regista non è mai stato pronunciato nelle occasioni ufficiali, persino quando il film ha vinto premi importanti ai Golden Globe e agli Oscar.
Singer era già stato accusato nel 2014 da un altro uomo, Michael Egan, anche se poi quella causa è stata archiviata. Poco dopo la notizia della causa legale di Sanchez-Guzman, Bret Tyler Skopek, ex di Singer, aveva parlato in un'intervista dello stile di vita del regista, fatto di droghe e orge.
Ma le voci sulla condotta di Singer risalgono a molto prima e lo hanno seguito per tutta la sua carriera a Hollywood. Tanto che quattromila studenti, ex studenti e membri della facoltà della University of Southern California hanno firmato una petizione per spingere la facoltà a cambiare il nome a uno dei suoi corsi, “The Bryan Singer Division of Cinema and Media Studies”.
Nel dopo-Weinstein è difficile vedere un futuro radioso per Bryan Singer, visto che anche Woody Allen, le cui accuse erano state smentite da serie indagini, è stato costretto ad andare in Spagna per continuare a lavorare. Staremo a vedere come evolverà la faccenda, ma siamo almeno certi di una cosa: passerà molto tempo prima di vedere di nuovo scritto “Diretto da Bryan Singer” nei titoli di testa di un film.
Fonte: The Hollywood Reporter