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Le belve - La nostra recensione

Oliver Stone prova a risollevare le sue sorti artistiche con un thriller pasticciato ma vitale, come i suoi film più rischiosi.

Le Belve - Blake Lively, Benicio Del Toro

22.10.2012 - Autore: Adriano Ercolani, da New York
I due amici fraterni Ben e Chon hanno prosperato nella California del sud mettendo in piedi la più grande ditta di produzione e smercio di marijuana di ottima qualità. Quando uno dei più potenti cartelli di droga messicani gli propone un accordo per gestire il traffico, i due rifiutano preoccupati delle conseguenze. Allora Elena, il capo dell’organizzazione, spedisce il suo sicario Lado a rapire Ophelia, la ragazza che condivide amore e affari con Ben e Chon. Invece di cedere al ricatto, i due decidono di chiuderla con la loro solita politica di non violenza e partire al contrattacco per riprendersi la donna che entrambi amano.

Le belve Recensione Savages Oliver Stone Blake Lively travolta hayek kitsch
Taylor Kitsch e Aaron Johnson, protagoinisti de Le Belve

Dopo il parziale insuccesso di Wall Street – Il denaro non dorme mai, per tentare di ritornare sulla cresta dell’onda Oliver Stone ha puntato sugli stilemi più rinomati e adrenalinici del suo cinema. Sfruttando il thriller omonimo di Don Wislow – uno scrittore che, un po’ alla maniera di Dan Brown, tende a costruire i suoi libri più come vere e proprie sceneggiature che come romanzi – il regista ha inserito in Le belve il suo tocco più riconoscibile: elementi pulp e violenti, montaggio forsennato, fotografia accaldata e iperrealista, dialoghi che in molte scene si concedono la variazione comica più surreale. Insomma, aggiornando ovviamente il tutto, Stone tiene come punto di riferimento preciso per questo nuovo film il suo precedente (sopravvalutato?) Natural Born Killers. Il gioco gli riesce a metà, poiché per quanto vitale e a tratti davvero vibrante, Savages (questo il titolo originale) possiede anche alcune lungaggini nella trama che in qualche modo sciupano l’adrenalina dei momenti migliori.

Formalmente il film è ineccepibile, ma qualche scena di dialogo in meno, o meglio una maggiore lucidità nel sintetizzare alcuni snodi narrativi, avrebbe giovato complessivamente al prodotto. Anche il doppio registro, quello del thriller più classico e l’altro della divagazione giocosa sul genere, non sempre si sposa con perfetta coerenza. Nel complesso però il film è piuttosto godibile, regala almeno un paio di buone sequenze d’azione e un paio di risate “al sangue”.

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Le belve - Il trailer italiano

Una menzione particolare merita poi il cast d’attori, tutti perfettamente in parte. Quella che forse si rivela lievemente meno efficace degli altri è Blake Lively in un ruolo non troppo definito, ma la sua bellezza e la sua carica erotica le donano la necessaria presenza scenica. I migliori sono però i veterani John Travolta (finalmente!) e Salma Hayek. Comunque tutti meritano il consenso pieno.

In un cinema che è cambiato radicalmente rispetto a vent’anni fa, sia a livello produttivo che estetico, Oliver Stone pareva essere rimasto qualche giro indietro con i suoi precedenti film. Con tutti i suoi difetti, Le Belve dimostra che il cineasta due volte premio Oscar sa ancora realizzare film di indubbia efficacia, sfidando le coordinate che adesso gli vengono proposte. A conti fatti, la scommessa sembra vinta.

Le belve, in uscita il 25 ottobre, è distribuito dalla Universal Pictures
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