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L'autista storico di Kubrick: "Stanley non avrebbe mai festeggiato il suo compleanno"

Il ricordo di Emilio D'Alessandro protagonista di S is for Stanley nel giorno dell'ottantottesimo anniversario di nascita del regista americano

Emilio D'Alessandro in S is for Stanley

Emilio D'Alessandro in S is for Stanley

26.07.2016 - Autore: Alessia Laudati (Nexta) - da Fiuggi
"Se Stanley fosse stato qui non si sarebbe nemmeno ricordato del suo compleanno". Parla così Emilio D'Alessandro, autista e tuttofare del grande regista americano in diretta da Fiuggi, dove è ospite del Fiuggi Film Festival 2016 per presentare il documentario del quale è protagonista: S is for Stanley. Oggi infatti non è un giorno qualunque: il grande regista avrebbe invero compiuto 88 anni. Il 26 luglio 1928 nasceva a New York l'autore capolavori del calibro di Il bacio dell'assassino, Arancia meccanica e Eyes Wide Shut.

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Il mondo della cinematografia internazionale lo ha visto sparire troppo presto, a soli 71 anni, durante la notte del 7 marzo 1999. I suoi sogni di cinema e di vita camminano però sulle nostre gambe. E non solo; anche nei ricordi vividi di chi lo ha conosciuto da vicino e lo ha amato profondamente.

Emilio D'Alessandro è uno di questi. É stato l'autista personale di Stanley Kubrick per circa trent'anni. Da quando emigrato a Londra da Cassino finì per lavorare come factotum del grande regista americano. Su questo rapporto speciale tra D'Alessandro e Kubrick, che usava comunicare con il suo uomo di fiducia tramite sintetici biglietti firmati con una S e un punto, il regista Alex Infascelli ha girato un documentario intitolato S is for Stanley.

Dopo essere stato presentato in anteprima allo scorso Festival di Roma, il lavoro ha vinto il premio come Miglior documentario durante l'ultima edizione dei David di Donatello. Ora S is for Stanley arriva anche al Fiuggi Film Festival 2016, dove D'Alessandro è presente per un incontro con il pubblico dopo la proiezione del documentario. 

"Stanley non si ricordava mai del suo compleanno - ci rivela con un velo nemmeno troppo lieve di malinconia - spesso glielo ricordavamo noi e allora lui faceva preparare a mia moglie qualcosa di davvero molto buono da mangiare. Era fatto così".