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Il regista di La felicità è un sistema complesso: “Restare giovani è restare curiosi”

Incontro al Torino Film Festival con Gianni Zanasi, che torna dietro la macchina da presa a otto anni da Non pensarci

La felicità è un sistema complesso

23.11.2015 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
“Rimanere giovani significa mantenere dentro di te, anche crescendo, la curiosità su quello che sta fuori di te. Quando questa viene a mancare, e si da tutto per scontato, lì comincia la vecchiaia”. Gianni Zanasi presenta a Torino il suo ultimo lavoro, La felicità è un sistema complesso. Un film sulla crisi economica che però tenta di raccontare anche qualcos'altro, la ricerca della felicità di un uomo che, per lavoro, spinge i dirigenti incapaci a mollare i propri. Finché Enrico (Valerio Mastandrea) non incontra Filippo e Camilla, giovani eredi di una grande industria, rimasti orfani dopo la morte improvvisa dei genitori imprenditori. Giovani che, inaspettatamente, si rimboccano le maniche per fare la loro parte. “Quello dei giovani apatici e viziati, che giocano con la Playstation, si drogano e bevono è diventato un luogo comune. I miei sono giovani reali, non geni ma neanche scemi, si pongono delle domande”.

La presenza di Mastandrea e Giuseppe Battiston rimanda al suo film precedente, Non pensarci, datato 2007. “Rispetto a quello, La felicità è un sistema complesso si prende più rischi, è un film più omogeneo, più adulto”. Che sceglie di adoperare un tono quasi sospeso, etereo, perché “la realtà da sola è apparenza, il cinema è un modo per entrare dentro la realtà e vedere cosa si nasconde sotto, che è molto più intricato”.

Zanasi parla anche dei suoi attori. “Con Valerio è stata una bellissima occasione. Insieme non ci neghiamo la risata. Lavoriamo con una libertà controllata, indirizzando la nostra libertà verso cose importanti da raccontare”. Di Battiston tesse le lodi, e gli chiediamo come mai abbia deciso di tagliare una scena importante nel definirne il carattere solitario e complessato (la potete vedere in questa clip): “L'abbiamo sostituita con una scena più sintetica, l'altra era più sbrodolata. Ho preferito far emergere le cose a poco a poco. Quello che si porta dentro è una voragine, e rivelarla alla fine restituisce la violenza di questa voragine. Devo dire che è sempre una fatica tagliare Battiston”.

In uscita il 26 novembre, La felicità è un sistema complesso è distribuito da BIM. Qui la nostra recensione.