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John Hurt ottimista dopo la diagnosi di cancro al pancreas

La comunicazione dallo stesso attore, che ha annunciato di continuare a dedicarsi ai suoi molti impegni

16.06.2015 - Autore: Mattia Pasquini
Sir John Hurt è comunemente considerato uno degli attori più carismatici e amati del Regno Unito, noto ai più per i ruoli in The Elephant Man o Harry Potter il settantacinquenne artista ha appena comunicato pubblicamente di aver ricevuto la diagnosi di un tumore al pancreas, ma di avere tutta l'intenzione di continuare a vivere la propria vita, anche professionale.

"Sono sempre stato molto aperto sul modo in cui conduco la mia vita ed è con questo spirito che vorrei rilasciare una dichiarazione: Mi è stato recentemente diagnosticato un cancro al pancreas in fase iniziale. Sto sottoponendomi alle terapie e sono più che ottimista sul loro esito positivo, come lo sono anche i medici. Continuerò a concentrarmi sui miei impegni lavorativi e presto registrerò 'Jeffrey Bernard Is Unwell' (una delle piccole ironie della vita) per la BBC Radio 4".

L'ironia di cui si parla sta proprio nel titolo della piece di Keith Waterhouse (portata già in televisione da Peter O'Toole nel 1999), dove "is unwell" significa "è ammalato". Ma si tratta di solo uno dei sette progetti che l'attore di Chesterfield ha attualmente in corso, compreso il doppiaggio di una animazione (Thomas & Friends: Sodor's Legend of the Lost Treasure). Su tutti ovviamente il Tarzan atteso per il luglio 2016, nel quale si rinnoverà il sodalizio con David Yates, già suo regista nella saga del maghetto di Hogwarts nella quale Hurt interpretava il mercante di bacchette magiche, il Signor Olivander.

Ma la sua è una carriera incastonata di gemme: dalle nomination all'Oscar per The Elephant Man e Midnight Express ai quattro Bafta e la partecipazione a V per Vendetta, Indiana Jones e il Regno del teschio di cristallo, Alien, 1984 o La talpa. Sposato (per la quarta volta) e con due figli, è Cavaliere Comandante (Knight Bachelor) del Regno Unito "per i servizi prestati all'arte drammatica" dal dicembre 2014 e detiene il record di morti cinematografiche, essendo morto 40 volte nel corso della sua carriera.


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