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Iñárritu prepara un cortometraggio in realtà virtuale

Il film racconterà la storia di un gruppo di immigrati che tentano di attraversare il confine tra Messico e USA. A produrre c'è Fondazione Prada

Alejandro González Iñárritu

29.09.2016 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
Alejandro González Iñárritu è uno che non si tira indietro di fronte alla possibilità di sperimentare con la narrazione visiva e lo ha ampiamente dimostrato con i suoi due più recenti – e premiatissimi – film, Birdman e Revenant – Redivivo. Ora, però, tenterà qualcosa che finora pochi hanno provato, la realizzazione di un film in realtà virtuale.

Il progetto, finanziato da Fondazione Prada e Legendary Entertainment e realizzato in collaborazione con ILMxLAB, la divisione della Industrial Light and Magic della Lucasfilm specializzata in Immersive Entertainment, sarà in realtà un cortometraggio, non un lungo. Il tema è quello dell'immigrazione clandestina tra Messico e Stati Uniti e il corto racconterà la storia di un gruppo di persone che tentano di attraversare il confine, un tema caro al regista messicano e già affrontato da lui in Babel.

Al corto lavorerà anche Emmanuel Lubezki, il geniale direttore della fotografia vincitore di tre Oscar per Gravity, Birdman e Revenant. ILMxLAB costruirà il mondo virtuale e i personaggi – e ci sembra di capire che quindi non si tratterà di un corto live action, ma in computer graphic.

La narrazione visiva in realtà virtuale ha tutte le caratteristiche per diventare un nuovo mezzo espressivo diverso dal cinema – che si basa più che altro sul montaggio e sulle inquadrature scelte da un regista – in cui è lo spettatore stesso a decidere dove guardare e cosa seguire. A Venezia abbiamo visto spezzoni di Jesus VR, il primo lungometraggio in realtà virtuale e l'impressione è proprio questa, che non si tratti di cinema ma di qualcos'altro. Qualcosa che ha certamente bisogno di essere perfezionato e trovare una sua voce. Ma ci vorrà ancora qualche anno, perché prima la Virtual Reality deve diffondersi per bene e farsi strada nelle nostre case grazie a Oculus e Playstation. Poi se ne potrà riparlare.

Fonte: Slashfilm