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In sala: Azione & Autore

Guida alle uscite della settimana. Dei e semidei, volpi e contadini, killer, evasi e tanti altri ancora.

Fantastic Mr. Fox

16.04.2010 - Autore: Andrea D'Addio
Scontro tra titani”, “Fantastic Mr. Fox”, “Oltre le regole – The Messenger”, “From Paris with Love”, “Perdona e dimentica”, “Cella 211”, “I gatti persiani”. Sono sette le uscite di questo weekend, tutte, per un motivo o per un altro, piuttosto interessanti. Davvero, come già il venerdì passato, ci tocca dire che c’è l’imbarazzo della scelta.

SContro tra titani

Partiamo dall’atteso “Scontro tra titani”, remake, ma neanche troppo, dell’omonimo film dell’81 con Laurcence Olivier. Hollywood è alla continua ricerca di soggetti da cui partire per film caciaroni, tanti pop corn e occhialetti in 3D. Quale idea migliore se non quella di un Perseo in lotta contro Ade per salvare il mondo dall’oscurità? Piuttosto eloquente il giudizio di Adriano Ercolani nella nostra recensione: “regia a dir poco anonima, idee di messa in scena ridondanti e scopiazzate soprattutto nei costumi e nelle scenografie e direzione degli attori imbarazzante. Ma quanto impegno ci vuole a sbagliare così radicalmente una produzione da 125 milioni di dollari di budget? Difficile, quasi impossibile trovare qualche appiglio a cui aggrapparsi per trovare qualcosa da salvare in questo film”.

Per saperne di più:
La nostra recensione
Scontro tra Titani: parlano i protagonisti!
Dei e titani per Louis Leterrier!


Fantastic Mr.Fox

In seconda battuta non possiamo che citare il nuovo lavoro di Wes Anderson, il regista dall’occhio di arredatore d’interni,  firma inconfondibile di “I Tenenbaum” e “Il treno per Darjeeling”.
Con “Fantastic Mr. Fox”, per la prima volta il regista si cimenta con l’animazione. Il punto di partenza è l’omonimo romanzo per bambini del grande Roald Dahl (lo stesso che scrisse “La fabbrica di cioccolato”), riadattato e modificato come solo Anderson sa fare. Tanta ironia, battute al vetriolo e tic nervosi che rendono questa pellicola candidata agli Oscar come un assoluta garanzia di buon intrattenimento. Il nostro Pierpaolo Festa così descrisse la sua visione del film nel dicembre scorso per il reportage che fece per Film.it da Londra su alcuni titoli in uscita del 2010. “Nel corso della proiezione eravamo circondati da adulti e bambini, una platea interamente divertita dalla volpe doppiata da George Clooney”.

Per saperne di più:
Fantastic Mr.Fox: la Volpe e i Farabutti
Fantastic Mr. Fox – A colloquio con Wes Anderson

Oltre le regole

Woody Harrelson e Ben Foster sono due militari che vivono la guerra stando nel proprio Paese. Sono gli addetti alle comunicazioni con le famiglie delle vittime del conflitto, coloro che portano quel messaggio che nessun padre, madre, figlio, moglie, marito, fratello e sorella vorrebbe mai ricevere. Parliamo di “Oltre le regole – The Messenger”, uno dei più bei film dell’anno, raro caso di film drammatico capace di toccare il lutto con un pudore e un’eleganza formale da far studiare nelle scuole di cinema. Nessuna immagine ad alto tasso strappalacrime, le inquadrature entrano nel profondo degli animi di chi la morte la vive di riflesso continuamente: ne è l’ambasciatore, suo malgrado. Nel resoconto che chi scrive fece da Berlino nel febbraio 2009, si parlò di questo film come del migliore presentato durante il Festival. Avrebbe meritato l’Orso d’oro, vinse quello d’argento per la migliore sceneggiatura, firma dello stesso regista Oren Moverman e dell’italiano, da tempo trapiantato negli Usa, Alessandro Camon. La stesa sceneggiatura, assieme ad Harrelson, hanno poi ricevuto una giusta candidatura agli ultimi Oscar. Così la recensione di Film.it: “Una vera e propria ventata d’aria fresca, testimonianza sincera e preziosa di un cinema che vuole ancora indagare le ambiguità e le contraddizioni della politica del proprio paese”.

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La nostra recensione
Berlino...e le parole che (non) ti ho detto


From Paris with love

Con “From Paris with loveJohn Travolta ritorna ad un ruolo action dopo “Pelham 1 2 3”. Due agenti della CIA a Parigi per fermare un attacco terroristico. Ne succedono di tutti i colori. Dietro la macchina da presa c’è uno dei più interessanti registi d’azione contemporanea, quel Pierre Morel che ha già diretto “Banlieu 13” e “Io vi troverò”, quest’ultimo autentico caso al botteghino Usa dello scorso anno. Morel è uno che non ha paura a scrivere storie politicamente scorrette, l’importante è che ci sia tanto movimento e la gente possa gasarsi guardando il suo film. Accanto a lui, tra gli sceneggiatori e come produttore, c’è il suo mentore Luc Besson.

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Perdona e dimentica

E’ il weekend anche per due dei film più apprezzati allo scorso Festival di Venezia, “Perdona e Dimentica” e “Cella 211”. Il primo è il nuovo  grottesco lavoro di  Todd Solondz, un regista che se non conoscete, è bene cominciare a recuperare. Il suo sguardo sulle perversioni occidentali, sia sessuali che affettive, si nasconde sempre in maniera geniale dietro toni e colori da commedia, risultando immancabilmente agghiacciante. I suoi sono film che tanto divertono quanto fanno male. Ed infatti non sempre hanno il successo che meritano al botteghino. Sarà stavolta diverso?

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In guerra con Todd! - Recensione e intervista al regista


Cella 211

Cella 211” è il film spagnolo dell’anno. Alla premiazione dei locali Oscar, i Goya, ha vinto sia per migliore film che migliore regia. Come già potrete avere intuito dal titolo, siamo in un carcere. Un secondino al primo giorno di lavoro si ritrova coinvolto in una rivolta dei detenuti. Nessuno lo riconosce e così si finge egli stesso criminale per potere aver salva la propria vita. Un buon film di genere, solido, scorrevole, di quelli che non lasciano l’amaro in bocca. E’ già pronto un remake americano.

i gatti persiani

I “Gatti Persiani” del settimo titolo in uscita questa settimana, è riferito a dei giovani musicisti iraniani appena usciti dal carcere perché fare musica a Teheran è vietato. Progettano una fuga in Europa, ma soldi e visto non sono facili da ottenere. Si tratta di un mix tra documentario e fiction, un lavoro girato in soli diciotto giorni in maniera clandestina. Ne esce un bel quadro della situazione artistica underground iraniana, nonché una divertente e malinconica storia di giovani dalle ambizioni mutilate. Lo stesso regista è stato arrestato in Iran appena tornato dopo la presentazione del film in Europa, e rilasciato solo dopo alcuni giorni purché espatriasse. Varrebbe la pena fare un film anche su una storia come questa.
FILM E PERSONE