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Fuocoammare è il candidato italiano per la corsa agli Oscar

Il film di Gianfranco Rosi inizia ufficialmente il suo percorso verso la conquista dell'Academy

Fuocoammare

26.09.2016 - Autore: Alessia Laudati (Nexta)
La tragedia dei migranti e la solidarietà di Lampedusa, l'isola che il documentario Fuocoammare ci ha mostrato come aperta, concorreranno alla prossima cerimonia degli Oscar 2017 nella categoria Miglior film straniero. Fuocoammare di Gianfranco Rosi è infatti il candidato italiano alla rosa dei film inclusi nella cinquina.

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La decisione arriva oggi dopo che una commissione di selezione formata da Nicola Borrelli, Direttore Generale Cinema del Mibact; Tilde Corsi e Roberto Sessa, produttori; Osvaldo De Santis e Francesco Melzi d'Eril, distributori; Piera Detassis e Enrico Magrelli, giornalisti; il regista Paolo Sorrentino e Sandro Veronesi, scrittore, hanno eletto il candidato italiano. La commissione si è riunita presso l’Anica di Roma. Oltre al film di Rosi erano in lizza: Gli ultimi saranno gli ultimi di Massimiliano Bruno, Indivisibili di Edoardo De Angelis, Lo chiamavano Jeeg Robot, di Gabriele Mainetti; Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese; Pericle il nero di Stefano Mordini; Suburra di Stefano Sollima. Eppure ha vinto un film che per tematiche e stile si è distinto più degli altri.

il regista Gianfranco Rosi raggiunto a Parigi il giorno dell’opening per la sua uscita in Francia ha così commentato la notizia: "Sono molto felice. Questa candidatura va oltre il mio film. In questi 8 mesi il film è stato distribuito in più di 60 paesi. E mi sembra essere diventato un film di tutti. In un mondo in cui si continuano a erigere muri e barriere spero che questo film possa seguire le parole di Obama: chi costruisce dei muri costruisce una prigione per sé stesso. Meryl Streep mi disse a Berlino: “Vorrei che il tuo film arrivasse agli Oscar”. Sarebbe davvero un sogno portare a Los Angeles Pietro Bartolo, Samuele e Peppino. Ringrazio la commissione per aver scelto un film documentario a rappresentare l'Italia. Ho appena scoperto che anche l'Ucraina lo ha fatto. Questo testimonia che il confine tra cinema e documentario è sempre più labile. 
 
Da febbraio - continua Rosi - non mi sono mai fermato. Sono in giro in tutto il mondo come una trottola.  Il messaggio di questo film arriva forte e chiaro. Ed è necessario che io lo accompagni il più possibile nel suo viaggio, anche se i paesi in cui è stato distribuito sono più di 60 e non potrò essere presente dappertutto, ma faccio il possibile spesso al fianco del magnifico Pietro Bartolo, vero testimone di questo film. Anche in questo momento (che) sono a Parigi per l'uscita del film in Francia. Prossima tappa, ben prima della vera campagna Oscar, è proprio l' America. Il film esce il 21 ottobre dove mi dedicheranno una retrospettiva al BAM, dopo i 3 festival più importanti in America (Toronto, Teluride, New York). Grazie ai produttori Donatella Palermo, Paolo Del Brocco di Rai Cinema, Roberto Cicutto, Carla Cattani, Serge Lalou per aver creduto in questo film dal primo momento. ".

Fuocoammare, ha già vinto l'Orso d'Oro a Berlino 2016. La cerimonia di consegna degli Oscar si terrà a Los Angeles domenica 26 febbraio e la speranza è che Fuocoammare venga incluso nella cinquina finalista. L'ultima volta in ordine temporale che l’Italia è riuscita a portarsi a casa una statuetta dorata è stato nel 2014 con La grande bellezza di Paolo Sorrentino

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