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Coronavirus: dieci grandi film ambientati tra le mura domestiche

Da Shining a Parasite, i film con cui esorcizzare questo periodo di quarantena

La finestra sul cortile

21.03.2020 - Autore: Marco Triolo
Le nostre vite sono improvvisamente cambiate in maniera radicale. Fino a poche settimane fa non avremmo mai immaginato di dover passare la nostra esistenza tra quattro mura, e adesso invece è la norma. In un mondo in cui andare a buttare la spazzatura è paragonabile a una gita fuori porta, non guarderemo mai più con gli stessi occhi quei film che un tempo consideravamo claustrofobici.

Il cinema ha prodotto molte storie ambientate tra le mura domestiche. Se volete esorcizzare la clausura, ecco dieci ottimi film che sfruttano l'ambiente domestico per raccontare storie spaventose, toccanti, angoscianti, divertenti... in cui tutti, ora, possiamo identificarci!



La finestra sul cortile (1954)

Uno dei capolavori del maestro della suspense Alfred Hitchcock. James Stewart interpreta un uomo che, bloccato in casa con una gamba rotta, si ritrova coinvolto in un'indagine a distanza. Spiando i vicini con un cannocchiale, si convince che uno di essi abbia ucciso la moglie. La tensione esplode in un finale da antologia.



La notte dei morti viventi (1968)

Il primo film di zombie di George Romero è un horror low budget girato pressoché tutto in interni. Un gruppo di persone si ritrova a condividere una villa sperduta, nel mezzo di un'epidemia che resuscita i morti, trasformandoli in mostri cannibali. Il vero pericolo, nella filosofia di Romero, non sono i morti, ma i vivi, che sono disposti a tutto pur di continuare a esserlo. Persino fare violenza al prossimo, in una spirale da cui è impossibile salvarsi. Una lezione morale importantissima per il nostro immediato futuro.



Cane di paglia (1971)

Un classico di Sam Peckinpah, in cui Dustin Hoffman interpreta un matematico americano che, per portare avanti una ricerca in santa pace, si trasferisce con la moglie in un cottage in Cornovaglia. La moglie è originaria del luogo e diviene immediatamente oggetto delle avances di un suo vecchio spasimante e dei suoi amici. Comportamenti che si fanno sempre più insistenti e violenti, finché la coppia non viene letteralmente assediata e l'umanità lascerà il posto alla barbarie.



Una giornata particolare (1977)

Marcello Mastroianni e Sophia Loren al centro di uno dei grandi film di Ettore Scola. Lei è una casalinga sposata a un fervente fascista, lui, il suo vicino di casa, un omosessuale che presto verrà condotto al confino. Insieme condividono una strana giornata, uniche persone ad essere rimaste a casa nel giorno della visita di Hitler a Roma, il 6 maggio 1938. Una donna e un omosessuale, due figure che la cultura dell'epoca relega a posizioni subalterne o tenta addirittura di cancellare, scopriranno l'umanità reciproca e l'illusorietà dei pregiudizi.



Shining (1980)

Il capolavoro horror di Stanley Kubrick è ambientato in un hotel chiuso per la stagione invernale. Un ambiente davvero grande – tutti ci faremmo la firma, adesso – eppure le mura si fanno sempre più strette a mano a mano che le presenze maligne dell'Overlook Hotel traviano la mente di Jack Torrance (Jack Nicholson), aizzandolo contro la moglie e il figlio. Una lezione di tensione ancora oggi imbattibile.



Panic Room (2002)

Un ottimo thriller di David Fincher per stemperare alcuni dei titoli più angoscianti che vi abbiamo proposto. Una madre e una figlia (Jodie Foster e Kristen Stewart) vengono assediate da una banda di rapinatori, che cercano qualcosa nell'appartamento, qualcosa nascosto dal precedente proprietario. Per loro fortuna, nella casa c'è una stanza blindata, dalla quale riusciranno a ribaltare la situazione a loro vantaggio.



Carnage (2011)

Non potendo lui stesso girare più di tanto per via di controverse questioni penali pendenti sul suo conto, Roman Polanski si è ingegnato e ha girato questo film tratto da una pièce teatrale di Yasmina Reza, ambientata tutta in un appartamento. Due coppie di New York – composte da Christoph Waltz, Kate Winslet, John C. Reilly e Jodie Foster – si ritrovano per discutere civilmente di un fatto che ha coinvolto i loro figli. Ma ogni buona intenzione finisce fuori dalla finestra, e i quattro si lasciano andare a comportamenti sempre più infantili.



Room (2015)

Una madre (Brie Larson, premiata con l'Oscar) e suo figlio (Jacob Tremblay) sono tenuti prigionieri da un pazzo in un minuscolo capanno. Per il bambino quelle quattro mura sono l'universo intero: lui è nato lì dentro e non ha mai visto il mondo esterno. Sembra una premessa angosciante, ma Room, diretto da Lenny Abrahamson, è un film pieno di speranza, ed è la visione perfetta per sognare il momento in cui, finalmente, usciremo da questa difficile situazione.



Perfetti sconosciuti (2016)

Uno dei migliori film italiani degli ultimi anni. Paolo Genovese racconta l'impatto della tecnologia nelle nostre vite e cosa succede quando il velo dell'ipocrisia, necessario per la sopravvivenza, viene strappato del tutto. Un gruppo di amici – tra cui Giuseppe Battiston, Marco Giallini, Alba Rohrwacher, Edoardo Leo e Kasia Smutniak – decide, durante una cena, di condividere tutti i messaggi e le chiamate che ricevono sui cellulari. La fine di ogni segreto comporta conseguenze imprevedibili.



Parasite (2019)

Il capolavoro di Bong Joon-ho, vincitore di quattro premi Oscar, è ambientato quasi del tutto nella villa di una ricca famiglia di Seoul, i Park, da cui la povera famiglia Kim riesce, con l'inganno, a farsi assumere in toto. Tra quelle quattro mura, in un luogo dal design moderno e raffinato, Bong mette in scena uno scontro di classe che arriva lentamente all'ebollizione, fino ad esplodere nel finale. Una casa che è davvero co-protagonista del film, e plasma le vite dei personaggi con i suoi ambienti, da quelli alla luce del sole a quelli segreti.