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Culinary Cinema: Piacere, necessita', ossessione nei Cuori Affamati di Costanzo

Paura e amore, anche per il cibo, si mescolano in un dramma fortemente 'interiore'

17.01.2015 - Autore: Mattia Pasquini
Dopo l'esplosione con Private nel 2004, il decennio di Saverio Costanzo e' stato davvero di quelli che non si possono ignorare. L'atipico e suggestivo In memoria di me ci e' rimasto nel cuore, ma da un Venezia all'altro e dal 2010 al 2014 - passando per l'adattamento televisivo di In Treatment - con La solitudine dei numeri primi e Hungry Hearts il regista romano ci ha raccontato di due coppie molto diverse, con in comune due elementi: Alba Rohrwacher e l'ossessione. Portando all'estremo proprio nell'ultimo film in questione quella che la Coppa Volpi di quest'anno (come il suo compagno Adam Driver) mostra di avere proprio per il cibo.



Non solo, ovviamente, che' il problema che porta alla nascita di gravi problemi di coppia e di salute per la giovane madre e la figlia infante dei due ha radici piu' ampie e profonde. Una delirante ricerca di purezza e un regime alimentare distortamente salutista hanno sollevato molte polemiche per l'erronea conclusione che se ne volesse fare una critica ai vegani, in particolare, e a quanti hanno analoghe - magari meno estreme - e giuste preoccupazioni. Ma Costanzo - riprendendo la storia descritta da Marco Franzoso nel libro il Bambino indaco - non voleva concentrarsi su questo aspetto quanto sulle scelte radicali che si fanno (come ci racconto' a Venezia). Approfittiamo noi, invece, per restare concentrati sul tema gastronomico e per continuare a gravitare intorno al cuore della questione… Dalla sede di un amore grande seppur malato al titolo del film stesso, e' proprio il cuore il protagonista che abbiamo scelto per due ricette che non vengono dal film, ma che puntano a riabilitarlo agli occhi di tanti che per rispetto o per timore hanno scrupoli a gustarselo e inevitabilmente seppur in maniera diversa a mettere in difficolta' chi volesse mantenere un regime alimentare troppo stretto…


Coratella con i carciofi

(scelta per la forza di una tradizione che l'ha sdoganata piu' di altre ricette a base di cuori di manzo o vitello, anche se il Cuore trifolato o quello infarinato con patate e cipolle ci hanno tentato a lungo…)

Ingredienti per 4 persone:
1 coratella d'agnello
4 carciofi
1 cipolla
1/2 bicchiere di vino bianco secco
Brodo
1/2 limone
5 cucchiai di olio EVO
sale, pepe

Preparazione:
Separare bene la Coratella, dividendo il cuore dal polmone e dal fegato, lavarla bene e tagliarla a pezzi piccoli, che conserveremo separati per cuocerli secondo il loro grado di durezza o consistenza.
Tagliare le parti piu' tenere dei carciofi in falde non troppo sottili e tenerli in acqua e limone perche' non si ossidino.
Saltare la cipolla tagliata sottile in una padella con tre cucchiai di olio caldo fino a farla diventare trasparente e aggiungere i carciofi per continuare la cottura un altro paio di minuti.
Farli sfumare con uno spruzzo di vino bianco e tenere la padella in caldo.
In un'altra casseruola iniziare la cottura delle interiora dal Polmone, con un filo d'olio. Lasciarlo insaporire, bagnandolo se necessario con un poco di brodo (o vino, o succo di limone) e alzando il fuoco. Dopo circa un quarto d'ora ripetere l'operazione aggiungendo il Cuore e, dopo un'altra decina di minuti, il fegato.
Due, tre minuti a fuoco vivace, mescolando bene perche' si insaporiscano meglio, e aggiungere il sale, il pepe e i carciofi tenuti da parte.
Cuore ancora pochi minuti e poi lasciar riposare per altri dieci, prima di servire accompagnando il piatto con ciuffetti di mentuccia fresca


Tortino di cioccolato dal Cuore caldo

(per questa preparazione e' fondamentale eseguire delle prove prima di trovare la consistenza voluta e il giusto tempo di cottura relativamente al proprio forno)

Ingredienti per 4 persone:
100g cioccolato fondente (almeno 70%)
80g burro
80g zucchero
20g farina,
2 uova (piu' un tuorlo)
vanillina
sale

Preparazione:
Iniziare imburrando gli stampini di alluminio, spolverizzandoli poi con un mix di farina e cacao e lasciandoli raffreddare in freezer in attesa di riempirli.
Sciogliere a bagnomaria il cioccolato, aggiungendo via via il burro e lo zucchero (e un pizzico di sale) e facendo amalgamare bene il composto
Togliere il pentolino dal fuoco, sempre mescolandolo bene con un frustino, e aggiungere le uova (una alla volta) e successivamente (dopo aver amalgamato anche quelle) la farina setacciata insieme alla vanillina.
Versare tutto negli stampini, coprire con un velo di carta argentata e conservare in freezer per almeno un paio di ore

Scaldare poi il forno a 220 gradi circa e infornare gli stampini appena tolti dal freezer per quindici minuti circa (NB: a seconda del forno, potranno essere necessari due minuti in piu' o in meno).
Lasciarli raffreddare qualche minuto e rovesciarli delicatamente sul piatto di portata, servendoli caldi e - volendo - spolverizzati di zucchero a velo o al naturale.


A piacere si possono aggiungere aromi o la scorza di una arancia al composto
o impiattare con gelato, crema, frutta e guarnizioni varie.

Come variante e' possibile inserire un quadratino di cioccolata (anche bianco, per aumentare l'effetto con un cromatismo diverso) al centro del tortino prima di congelarlo.