Biennale Venezia 2014
NOTIZIE

Hungry Hearts: l'ossessione per il cibo di Saverio Costanzo

Sbarca al Lido Hungry Hearts. Abbiamo incontrato il regista e Alba Rohrwacher

Saverio Costanzo, Alba Rohrwacher

31.08.2014 - Autore: Marco Triolo, da Venezia
Una coppia di genitori di nazionalità diversa alle prese con un figlio nella New York contemporanea. Saverio Costanzo sceglie di adattare il romanzo Il bambino indaco di Marco Franzoso affidando le interpretazioni ad Alba Rohrwacher e la rising star Adam Driver.

Ne nasce Hungry Hearts, un dramma italiano ma di respiro internazionale in cui si affronta il tema dell'ossessione per le diete e il cibo: “Tutti ne siamo ossessionati – afferma il regista – forse perché sentiamo che il mondo fuori è tossico. Ma non voglio fare sociologia spicciola. Io mangio di tutto, amo anche il Big Mac e una volta al mese porto i miei figli da McDonald's. Solo una volta al mese perché non si abituino”. Nel film si parla anche di veganesimo, ma Costanzo sottolinea che non si tratta di una presa di posizione contro: “Spesso chi fa scelte radicali diventa intollerabilmente radicale, e l'ideologia ha ucciso milioni di persone. Bisogna amare se stessi e riconoscere che ci sono anche gli altri e che non tutti la pensano allo stesso modo”.

Alba Rohrwacher parla del suo personaggio: “È una donna che si trova a confrontarsi con la nascita del figlio e cerca di agire per il suo bene, ma finisce per sbagliare. Alla fine arriva a contraddire i suoi stessi diktat: si intravvede una luce e campiamo che gli eventi tragici che ha vissuto la stanno cambiando”. L'attrice commenta anche sulla sua collaborazione con Driver: “Con Adam il lavoro è stato molto facile. Prima delle riprese abbiamo fatto al massimo una o due letture e poi si è buttato in questa avventura con noi. Anche se non ci conoscevamo, ho avvertito la sensazione di una conoscenza profonda, dal punto di vista lavorativo l'intesa è stata immediata”. “Adam ha un'idea della recitazione molto autentica – interviene Costanzo – L'avevo visto in Girls ed è stata la prima faccia che il casting americano mi ha fatto vedere e ho pensato fosse perfetto. All'inizio non poteva, poi per fortuna si è liberato”.

Il film è stato girato con un budget ridotto, nonostante la location (“Pochi soldi vuol dire elasticità maggiore”, commenta il regista), e completamente in pellicola. “Continuerò a girare in pellicola finché potrò. Volevo che ci fosse la grana, che le facce venissero fuori, che ci fosse vita nelle inquadrature”. Hungry Hearts sarà distribuito da 01 ai primi di gennaio 2015.

Per saperne di più sul Festival di Venezia, seguite il nostro speciale.