NOTIZIE

Culinary Cinema: A cena tra amici, bocconi amari e nostalgia

In Il nome del figlio di Francesca Archibugi non sono pochi gli spunti, in ogni senso

24.01.2015 - Autore: Mattia Pasquini
Il cinema italiano e' spesso riconoscibile, o semplicemente caratterizzato, da un ambito casalingo e familiare. E, si sa, in Italia il concetto di famiglia e' difficilmente separabile da quello di cucina e dalla condivisione che questa comporta. In sala, pur in contemporanea uscita con un'altra commedia di segno piuttosto diverso (ma ambientata comunque in una regione fortemente connotata grastronomicamente come la Puglia), e' appena arrivato Il nome del figlio di Francesca Archibugi, riadattamento nostrano di un film francese di qualche anno fa. Nella nuova versione sono Alessandro Gassman, Luigi Lo Cascio, Rocco Papaleo, Micaela Ramazzotti e soprattutto - in quanto cuoca della serata - Valeria Golino a confrontarsi e scontrarsi intorno a un tavolo…



Amici, sposi, fratelli: famiglia. Ma abbacchio, Petto di pollo al timo e soufflé di spinaci con emmenthal, in questo caso, passano purtroppo in secondo piano nonostante siano i protagonisti del desco al centro delle sferzate e degli scherzi pesanti che si susseguono durante la cena. Ma tutto e' illuminato dall'amore, un affetto che viene da lontano e che continua a crescere - soprattutto nel finale - accogliendoci in un ideale grande abbraccio, catartico in primis per la regista. Un abbraccio che proviamo ad allargare, a coinvolgere quanti si dimostrino pronti, e magari decidano di cimentarsi - come la nostra Valeria - con un paio di ricette che incorniciano il racconto arrivato sul grande schermo.


Potage di broccoli

(per 6 persone)

Ingredienti:
50g burro
4 scalogni tritati grossolanamente
1 patata, cubetti
1/2 cucchiaino di cumino macinato
2 spicchi d'aglio, tritati
1 broccolo grande, tagliata a pezzi
1 cucchiaio da cucina di sciroppo d'acero
100g yogurt bianco
50g di spinaci
4 tazze di brodo vegetale
sale, pepe

Preparazione:
Far sciogliere il burro in una pentola capiente e farvi ammorbidire gli scalogni tritati grossolanamente per 3 o 4 minuti. Aggiungere la patata tagliata in cubetti e il cumino, cuocere per circa 3 minuti, poi aggiungere l'aglio tritato e aggiustare di sale.
Aggiungere broccoli e spinaci amalgamandoli bene con le spezie e tra loro.
Coprire tutto con il brodo vegetale, aggiungendo acqua se necessario, e lasciar bollire per circa 30 minuti.
Mixare con un frullatore a immersione, aggiungendo lo yogurt, e servire in tavola accompagnando con crostini di pane o erbe aromatiche fresche.


Crostata di ricotta e pistacchi


Ingredienti:
Per la pasta frolla:
300g farina
150g zucchero
100g burro
1 uovo intero e due tuorli
mezza bustina di lievito
sale, scorza grattugiata di un limone

per il ripieno:
500g di ricotta vaccina
1 cucchiaio di pasta di pistacchi di Bronte
1 cucchiaio di granella di pistacchio
2 cucchiai di pistacchi di Bronte tritati
1 tuorlo
latte, zucchero a velo

Preparazione:
Se non volete approfittare di paste frolle pronte, reperibili in commercio, potrete impastare insieme gli ingredienti indicati (setacciando farina e zucchero e aggiungendo i tuorli e il burro nel mezzo della 'fontana') formando una palla con essi che, avvolta nella pellicola trasparente, lascerete riposare in frigo per almeno mezz'ora.
Foderata la teglia prescelta (di 24-26 cm di diametro) con carta forno, adagiarvi la pasta precedentemente stesa e dello spessore di un centimetro scarso facendola aderire ai bordi.
A parte unire la ricotta allo zucchero e ai pistacchi creando un impasto morbido e omogeneo (sul quale distribuirete altri pistacchi sbriciolati grossolanamente) da versare sulla base di pasta frolla.
Per completare l'effetto, ritagliate dalla pasta avanzata le classiche strisce (di circa un centimetro) con le quali creare un reticolato a coprire la crostata, sigillando bene le connessioni.
Sbattete il tuorlo con un cucchiaino di latte e spennellate i bordi della crostata.
Cuocete in forno, gia' caldo e statico, a 180° per 45 minuti
Fate raffreddare e servite, spolverizzando - se desiderato - con lo zucchero a velo.