Clint Eastwood ha dichiarato il suo supporto per Donald Trump nel corso di un'intervista a due rilasciata a Esquire insieme al figlio Scott. Il regista, di cui preso vedremo il nuovo film Sully (con Tom Hanks), ha specificato di non essere sempre d'accordo con quello che dice il candidato repubblicano, ma di volerlo votare per un motivo molto preciso: l'odio verso il politicamente corretto.
“Donald Trump dice quello che pensa, e a volte non è tanto buono, altre volte... Voglio dire, posso capire perché la pensi in un certo modo, ma non sempre sono d'accordo”. “Ma ha capito una cosa importante, che tutti sono segretamente stanchi del politicamente corretto, dei leccaculi. Siamo in una generazione di ruffiani, una generazione di fighette. Tutti sono sempre sul chi vive, vediamo gente accusare altra gente di essere razzista e roba del genere. Quando ero giovane, quelle cose non erano considerate razziste”.
E conclude: “Mi toccherà votare per Trump, perché [Hillary Clinton] ha dichiarato che seguirà le orme di Obama”. Qualche anno fa, a una convention repubblicana, Eastwood fece scalpore parlando a una sedia vuota per dimostrare quella che secondo lui era l'assenza totale di risposte da parte del presidente Obama. “Si è scherzato un po' troppo da entrambi i lati dello schieramento. Lei ha fatto molti soldi facendo politica, io invece ho dovuto spenderne molti e sono certo che anche Ronald Reagan ne abbia spesi molti”.
“Donald Trump dice quello che pensa, e a volte non è tanto buono, altre volte... Voglio dire, posso capire perché la pensi in un certo modo, ma non sempre sono d'accordo”. “Ma ha capito una cosa importante, che tutti sono segretamente stanchi del politicamente corretto, dei leccaculi. Siamo in una generazione di ruffiani, una generazione di fighette. Tutti sono sempre sul chi vive, vediamo gente accusare altra gente di essere razzista e roba del genere. Quando ero giovane, quelle cose non erano considerate razziste”.
E conclude: “Mi toccherà votare per Trump, perché [Hillary Clinton] ha dichiarato che seguirà le orme di Obama”. Qualche anno fa, a una convention repubblicana, Eastwood fece scalpore parlando a una sedia vuota per dimostrare quella che secondo lui era l'assenza totale di risposte da parte del presidente Obama. “Si è scherzato un po' troppo da entrambi i lati dello schieramento. Lei ha fatto molti soldi facendo politica, io invece ho dovuto spenderne molti e sono certo che anche Ronald Reagan ne abbia spesi molti”.