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Bis della Quatriglio ai Nastri d'Argento

Triangle vince il Migliore Documentario dell'anno dopo il Terramatta del 2013

03.03.2015 - Autore: Mattia Pasquini
Assegnati i Nastri d'Argento per il documentario, vedono un gradito ritorno alla vittoria. Quello di Costanza Quatriglio che, dall'esordio del 2003 al Festival di Cannes, continua ad attraversare il nostro cinema raccontando un Paese sempre diverso e diverso da quello che emerge da sguardi piu' convenzionali. Il suo Triangle le porta un nuovo Nastro, dopo quello ottenuto dal Terramatta del 2013 (film che raccolse piu' riconoscimenti dopo la presentazione ai Venice Days di Venezia 2012, dal Premio Civitas Vitae all'Efebo d'Argento).

"Devo dire grazie a tutte le belle persone che ho conosciuto in occasione di questo film all'intero gruppo di lavoro che lo ha reso possibile, a Rai Cinema; con loro condivido la gioia di ricevere questo premio" ha dichiarato la regista, profondendosi poi in ringraziamenti e dediche a "la città di Barletta, i familiari delle donne che non ci sono più e Mariella Fasanella, che con la sua testimonianza ha illuminato la strada del racconto. A tutti loro, e ai tanti che ogni giorno cercano di migliorare lo stato delle cose, dedico questo premio".

Il Miglior documentario nella categoria 'cinema del reale', si concentra sul ritorno alla condizione preindustriale e la necessità di un nuovo inizio, ma anche sull’irriducibile orgoglio di chi sa che far bene il proprio lavoro, a partire dal centenario dell'incendio della fabbrica Triangle di New York nel 1911 nel quale morirono le operaie che vi lavoravano. Già vincitore del Premio Cipputi al 32 Torino Film Festival, è prodotto da DocLab e Factory Film con Rai Cinema in associazione con Istituto Luce Cinecittà, con il sostegno di Apulia Film Commission, Aamod, Inail, Udi.

Nella categoria 'cinema e spettacolo' la giuria del Sindacato nazionale giornalisti cinematografici sceglie invece Vita cinema passione di Giorgio Treves, documentario dedicato a Gian Luigi Rondi, che si aggiunge al precedente e ai tre Nastri assegnati a Felice chi è diverso di Gianni Amelio, Italy in a Day di Gabriele Salvatores e Quando c’era Berlinguer di Walter Veltroni, premiati come 'Nastri dell'anno' 2014.

Premi speciali al film di Jacopo Quadri La scuola d’estate, prezioso documento sulla formazione teatrale con Luca Ronconi, a La zuppa del demonio di Davide Ferrario, a Giulio Andreotti Il cinema visto da vicino di Tatti Sanguineti e al documentario di Giancarlo Soldi Nessuno siamo perfetti, sul creatore di Dylan Dog, Tiziano Sclavi.

Nastro d’Argento speciale, infine, a Marco Spagnoli autore di una decina di titoli in cinque anni, fino agli ultimi, del 2014, su Sophia Loren, Walt Disney in Italia e soprattutto su Enrico Lucherini: Ne ho fatte di tutti i colori. Una menzione collettiva segnala il progetto d’autore sul ‘compleanno’ dell’Istituto Luce 9x10 Novanta, firmato, appunto, da nove registi giovani che hanno ‘pescato’ immagini e suggestioni dal immagini lontane Infine il premio che segnala Qualcosa di noi di Wilma Labate con un riconoscimento alla migliore protagonista nei documentari dell’anno, Jana, 46 anni, prostituta da 11, che sulle colline di Sasso Marconi, filmata dalla Labate, ha tenuto le sue lezioni sulla sessualità, a partire dai temi del denaro e del corpo, ai dodici studenti di una scuola di scrittura.