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Barbara Broccoli: "James Bond è come Babbo Natale"

Skyfall è finalmente nei cinema. Film.it incontra la produttrice della serie per parlare del futuro di Bond e del suo mito

Skyfall - Daniel Craig

05.11.2012 - Autore: Pierpaolo Festa
Il nome tutto italiano è un depistaggio: Barbara Broccoli, madre dei film di Bond degli ultimi venti anni, non parla la nostra lingua. Ce ne accorgiamo in occasione della première italiana di Skyfall, quando la produttrice ci incontra per parlare del ritorno di Bond dopo un periodo di crisi legato al fallimento della MGM. “Ho appena pranzato con la mia amica Maria Grazia Cucinotta. La ricordate all'inizio de Il mondo non basta?”.

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La Broccoli insieme al regista Sam Mendes e agli attori Daniel Craig e Bérénice Marlohe

Certo, come mai questa tradizione di arruolare attori italiani nella serie di Bond? Nei film recenti più che mai...
Perché gli attori italiani sono fantastici. E' vero, negli ultimi anni abbiamo avuto Claudio Santamaria e Giancarlo Giannini in ben due film. Si tratta di una tradizione portata avanti da mio padre: lui credeva che per ottenere un'importanza internazionale con i nostri film e dunque avvicinare Bond alla gente, bisognava ingaggiare anche attori provenienti da ogni parte del mondo. Gli attori più bravi e famosi anche per i ruoli minori: loro hanno dato più spessore ai nostri film.

Nell'era di Jason Bourne e dei film di Mission: Impossible, come vi avvicinate alle generazioni più giovani per farle innamorare di Bond?
Direi che è sempre una sfida, eppure anche questa è una tradizione. Molti mi dicono di conoscere Bond grazie ai loro genitori e mi raccontano di quando andavano col papà a vedere 007 al cinema. D'un tratto eccoli adulti e sono proprio loro che portano i figli in sala per Bond. Direi dunque che le generazioni continuano a passare il testimone. La gente ha accettato Bond allo stesso livello di Babbo Natale. Ovvero come un qualcosa che deve essere celebrato.

A parte proteggere l'icona di Bond, il lavoro da produttrice comprende anche tenere d'occhio ogni cosa e preoccuparsi sempre, non solo quando è necessario. E' così?
Certo. Dovevate vedere come ero preoccupata sul set di Skyfall nel giorno in cui Daniel Craig e Ola Rapace facevano a pugni sul tetto di un treno in corsa. Di certo avevamo gli stuntmen, ma per la scena in questione erano quasi sempre loro. Ecco direi che le scene d'azione sono quelle che mi preoccupano di più.

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Con Javier Bardem, il cattivo di Skyfall

Avete mai pensato di affidare la saga a una regista donna in futuro?
Sì, e sarebbe una cosa bellissima. Da produttrice mi capita di incoraggiare molte donne a fare il mio mestiere. Capisco che io sono stata fortunata dal momento che si tratta del business di famiglia, però credo che le donne siano perfette per produrre un film. Voglio dire, loro sono già produttrici nella vita: si prendono cura dei loro cari, tengono a mente il budget, insomma si tratta di qualcosa che sanno già fare benissimo.

Parlando dei Bond del passato, hai mai parlato con Sean Connery dei film più recenti di 007?
Non proprio, Sean è un tipo molto solitario e pensa a Bond come parte del passato. Del resto Sean è stato il primo e se non fosse stato per lui, oggi non sarei qui a parlarti del ventitreesimo film. Sono in contatto con Roger Moore: lui ama i film con Daniel Craig. E naturalmente sento anche Timothy Dalton e Pierce Brosnan.

Quanto è stato doloroso dire addio a Pierce Brosnan dopo La morte può attendere?
Parecchio, anzi è stato terribile. I suoi film hanno avuto un grandissimo successo: La morte può attendere è stato uno dei più visti. Eppure Bond stava diventando un po' troppo fumettistico. Avevamo bisogno di cambiare direzione: una volta ottenuti i diritti di Casino Royale, abbiamo deciso di ricominciare il ciclo e trovare un nuovo 007.

007 Skyfall intervista Barbara Broccoli james bond icona
Qui la recensione di Skyfall

In Skyfall il cerchio aperto con Casino Royale viene chiuso. Ma le possibilità sono infinite: c'è un lato di Bond inedito che volete esplorare nei prossimi film?
Certamente. Tutto è legato al talento di Daniel Craig: sapevamo che lui sarebbe stato in grado di svelare le emozioni più nascoste del personaggio. E continuerà a farlo.

Dobbiamo aspettarci un Bond in 3D in futuro?
Non ne siamo ancora sicuri. Skyfall è il primo che distribuiamo anche in IMAX. In quanto al 3D abbiamo qualche dubbio. Vedremo in futuro.

L'ultima domanda è quella di battaglia di Film.it: qual era il poster che avevi in camera da ragazzina?
Mark Bolan. Lo ho sempre amato. Ero una fanatica dei T-Rex!

Skyfall è distribuito da Warner Bros. Pictures Italia

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