NOTIZIE

Addio a Hugh Hefner, papà di Playboy che ha flirtato anche con cinema e TV

Ecco dove potrete vedere Hefner tra film e serie televisive che lo hanno ospitato, o di cui è stato produttore esecutivo

Hugh Hefner

28.09.2017 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
È morto Hugh Hefner. Il fondatore di Playboy è scomparso per cause naturali a 91 anni, dopo aver fondato uno dei maggiori imperi economici dell'America moderna. Nato nel 1926, Hefner fondò Playboy nel 1953, mettendoci soldi di tasca propria (generati da un mutuo sulla casa) pur di realizzare un'idea che, sin dall'uscita del primo numero con in copertina Marilyn Monroe, si rivelò vincente.
 
Hefner, però, ha flirtato anche con il cinema. Negli anni Settanta ha prodotto Macbeth di Roman Polanski, La terza ragazza a sinistra di Peter Medak e nel 1980 Diabolico complotto del Dr. Fu Manchu. Di recente aveva prodotto il documentario Be Natural: The Untold Story of Alice Guy-Blaché, sulla prima regista donna. Ed è apparso in svariati film e serie TV nel ruolo di se stesso: da I Simpson a Sex and the City, da Entourage a I Griffin, fino al film Miss Marzo e persino al cartone animato Hop
 
In Iron Man, il fondatore della Marvel Stan Lee viene scambiato da Tony Stark per Hefner; un omaggio alla somiglianza tra i due, la vicinanza di età (Lee è del '22) e il fatto che entrambi siano moderne icone dedite alla diffusione della cultura popolare. Hefner e Lee hanno anche “recitato” insieme in Toxic Avenger IV della Troma: Lee era la voce narrante all'inizio del film, Hefner interpretava, non accreditato, il Presidente degli Stati Uniti.
 
Di recente, Amazon ha dedicato a Hefner una miniserie biopic intitolata American Playboy: The Hugh Hefner Story, realizzata con la benedizione del diretto interessato (qui la nostra intervista al produttore). Matt Whelan interpreta il fondatore di Playboy, ma la serie alterna fiction e documentario per dipingere un ritratto complesso di quella che era, a tutti gli effetti, un'icona americana. Un uomo che ha saputo modellare il ventesimo secolo con le sue mani, incarnazione stessa del sogno americano che, prima o poi, diventerà certamente un film.