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Addio a George Romero: morto il papà dei moderni zombie

Aveva 77 anni e alle spalle una grande carriera nel cinema horror, iniziata con il capolavoro La notte dei morti viventi

George A. Romero

17.07.2017 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
George A. Romero, il padre dei moderni zombie, è morto a 77 anni dopo una breve ma intensa battaglia con il cancro ai polmoni. Lo ha riportato per primo il suo partner produttivo Peter Grunwald, e la notizia è poi stata confermata dalla sua famiglia al Los Angeles Times. L'agente del regista, Chris Roe, ha scritto su Facebook che Romero si è spento nel sonno ascoltando la colonna sonora del suo film preferito, Un uomo tranquillo di John Ford, con la moglie Suzanne Desrocher Romero e la figlia Tina al suo fianco.
 
Nato nel 1940 nel Bronx, a New York, Romero aveva frequentato la Carnegie Mellon University di Pittsburgh, Pennsylvania, dove aveva poi fondato una compagnia di produzione di spot pubblicitari. Nel 1968 aveva realizzato, con un budget di 114 mila dollari, La notte dei morti viventi, capolavoro horror che diede i natali ai moderni zombie. Per una svista legale – un cambio di titolo da Night of the Flesh Eaters a Night of the Living Dead – perse subito i diritti del film, che da allora è di pubblico dominio. Ma la saga dei morti viventi proseguì con altri due film epocali, Zombi (1978), scritto con Dario Argento, e Il giorno degli zombi (1985). Romero ha realizzato altri tre film dello stesso filone, La terra dei morti viventi, Le cronache dei morti viventi e Survival of the Dead.
 
Ma il regista segnò il genere horror con altri cult come La città verrà distrutta all'alba (1973), Martin (1978 – Wampyr in Italia), storia di un ragazzo che si crede un vampiro, Creepshow (1982), scritto da Stephen King, Monkey Shines – Esperimento nel terrore (1988), e infine La metà oscura (1993), ancora tratto da King. Ha collaborato inoltre ancora una volta con Argento a Due occhi diabolici (1990).
 
I suoi film erano spesso intrisi di riflessioni politiche al vetriolo, metafore antimilitariste e anti-consumistiche, come il capolavoro Zombi, ambientato in uno dei primi centri commerciali al chiuso dell'era moderna. Le coordinate del filone zombie da lui ideate sono ancora oggi rispettate, e i suoi film sono anche stati rifatti negli anni, da Tom Savini (suo storico collaboratore agli effetti speciali) con La notte dei morti viventi (1990), scritto da Romero, e da Zack Snyder con L'alba dei morti viventi (2004), remake di Zombi. Esiste anche un remake de La città verrà distrutta all'alba firmato da Breck Eisner.
 
Prima che la saga di Resident Evil partisse, Sony e Capcom avevano naturalmente chiesto a lui di realizzare il primo film. Romero scrisse una sceneggiatura molto ambiziosa e in linea con i suoi classici film di zombie, che fu però accantonata in favore del più commerciale film con Milla Jovovich. Esempio perfetto della fortuna altalenante di un uomo che, a conti fatti, ha comunque segnato il cinema di paura e non solo, con la sua lucidissima visione controcorrente dell'America.