

Suck

I Winners, giovane gruppo rock canadese, sono in tour tra Canada e Stati Uniti, e farebbero di tutto pur di diventare famosi. La loro bassista Jennifer è stata da poco vampirizzata da Queeny, mentre alle loro costole c'è il cacciatore di vampiri Eddie Van Helsing. Riusciranno i Winners a entrare nell'Olimpo delle rockstar?

Iggy Pop, Moby, Henry Rollins, Dimitri Coats e Alice Cooper tra chitarre
infuocate e canini appuntiti, mentre il sangue non smette mai di
grondare. Che altro chiedere di più se non una boccata d'aria fresca
come “Suck”?
La pellicola, che da oltre un anno continua a fare il giro dei festival
internazionali, è una alternativa ai vampire movie che assaltano sempre
più numerosi (e sempre più stanchi) il grande schermo.
La formula giusta? La conosce di certo il regista e protagonista Rob Stefaniuk:
tornare alle basi del genere, realizzando un film sporco e fondendolo
insieme alla musica di Satana, il rock 'n' roll, aggiungendo al tutto spensieratezza e ironia. Il regista prende di mira rockettari, giovani
pronti a tutto per avere la fama, nerd, agenti discografici, le coppie
innamorate, gli americani armati fino ai denti, ma soprattutto la voglia
che la società ha nel creare mostri, innalzandoli al massimo nel
panorama mediatico. E non ha paura di prendere posizione e mostrare
quanto essere trasformati vampiri sia la cosa più cool che possa
capitare a un uomo. O almeno questo è quello che sostengono i
protagonisti, pronti a non esitare nemmeno per un attimo nello scegliere
tra l'umanità e la vita eterna da dannati.
Il tutto farcito dai camei di grandi musicisti che si divertono in ogni
secondo davanti la macchina da presa. “Dopo quarant'anni nel mondo del
rock ho imparato due cose – esclama il personaggio interpretato da Iggy
Pop – Usare sempre il preservativo e non fidarsi mai dei vampiri del
ca**o”. Da una parte il regista mette in scena la storia filmandola come
un lunghissimo video musicale, dall'altra il film di Stefaniuk sembra
percorrere la stessa strada del cult “L'alba dei morti dementi” di Edgar Wright, sebbene non arrivi agli stessi livelli di humour geniale di quest'ultimo.
E non mancano nemmeno le one liners ironiche, mentre l'horror continua ad andare in scena. Standing ovation a Malcolm McDowell nei panni dell'ammazzavampiri Van Helsig, un personaggio che in alcune sequenze vediamo ringiovanito di oltre trent'anni. E rieccolo davanti a noi, l'Alex di “Arancia meccanica”.
Inarrestabilmente spassoso “Suck”
è un film da non lasciarsi sfuggire. Una pellicola che grida al suo
pubblico: “Siete stanchi dei film romantici sui vampiri? Venite a
vederci, perché non vi deluderemo”.