Crimson Peak

Crimson Peak

In una cupa Inghilterra del diciannovesimo secolo, all’interno di una minacciosa abitazione vittoriana persa nelle campagne rurali del nord, vive Edith Cushing, aspirante scrittrice combattuta tra l’amore per due persone diverse. All’indomani di una tragedia familiare, l’esistenza della ragazza si trasforma in un incubo, i cui oscuri protagonisti si rivelano essere il nuovo, misterioso marito e la casa stessa, che la travolge con i suoi più paurosi ricordi.

VALUTAZIONE FILM.IT
TITOLO ORIGINALE
Crimson Peak
GENERE
NAZIONE
Stati Uniti
REGIA
CAST
DISTRIBUZIONE
Universal Pictures Italia
DURATA
119 min.
USCITA CINEMA
22/10/2015
ANNO DI DISTRIBUZIONE
2015
di Alessia Laudati

Gli Studios, con il proprio dispiegamento di mezzi e tecnologie, contro l'immaginario gotico e materico del regista Guillermo del Toroche non è tuttavia del tutto digiuno dall'esperienza del kolossal apocalittico in formato CGI. I primi, abituati a fare di tutto grazie agli effetti speciali, specialmente in termini di invenzione di creature mostruose, il secondo, ben più ancorato alla costruzione di un set reale dove far muovere le proprie lugubri ossessioni. Questo è Crimson Peak, una storia di fantasmi, paure e passioni sanguinarie portate all'eccesso nel set dell'Inghilterra dei primi del Novecento

Eppure, tornando alla sfida iniziale, non è possibile stabilire un vero vincitore, anche se il botteghino ci smentirà forse presto, ma due diversi modi di concepire il cinema. Crimson Peak, in questo senso è un horror dove l'uso di CGI, ridotto al minimo, si mescola ad un'idea di ambientazione dove i colori, i tessuti che i protagonisti indossano, hanno una pesantezza, una identità reale, un'anima propria, che ricordano in parte il gotico romanticismo e la cura estetica di un regista come Mario Bava.

Questo il dato che affascina in maniera inequivocabile questa storia cupa oltre ogni immaginazione. E l'estrema cura per la colorazione in ogni sua sfumatura, è la cornice in grado di far splendere i caratteri di Tom Hiddleston, un vero e proprio reginetto dei ruoli dark, Mia Wasikowska, l'alba chiara del cinema americano, e Jessica Chastain, la cui fisicità eterea la proietta di diritto nel pantheon degli esseri parzialmente soprannaturali. 

Non è tuttavia tutto da lodare questo bell'esperimento di favola nera. Perché a volte la pesantezza barocca della messinscena quasi schiaccia la trama e pone in secondo piano un intreccio classico che non ha particolare forza di distinguersi oltre la bellezza e la cura per la cornice. Importa? Non molto, perché davvero il film è un ottimo esempio di un modo di spaventare decisamente raffinato che può distinguersi facilmente per originalità nel vasto panorama del cinema di intrattenimento.