Recita al cinema e in TV da più di trent'anni - è apparso perfino nella storica serie L'ispettore Derrick - ma il grande pubblico internazionale lo conosce soltanto dal 2009 quando ha indossato una divisa nazista dando vita a uno dei cattivi indimenticabili del cinema del nuovo millennio in Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino.
Da quel momento Christoph Waltz - due volte premio Oscar come migliore attore non protagonista - è diventato uno dei cattivi preferiti di Hollywood. Quando lo incontriamo in occasione di The Legend of Tarzan proviamo a immaginare insieme a lui la seguente scena: eccolo in casa circondato da pile alte di sceneggiature nelle quali gli propongono soprattutto ruoli da cattivo. "Non sbagli tanto, magari non è un processo così estremo, ma ci sei andato vicino - ribatte l'attore - In questo caso è stata un'esperienza più complessa". In The Legend of Tarzan lo vediamo nei panni di Leon Rom, braccio destro di Leopoldo II, re del Belgio alla fine del diciannovesimo secolo: un altro genio del male che se ne va in giro elegantissimo nell'Africa colonizzata e schiavizzata, tiene stretto un crocifisso che si rivelerà la sua arma più mortale e non batte ciglio davanti alla scia di sangue che si lascia dietro. E' lui la nuova nemesi dell'uomo-scimmia.
Abbiamo incontrato Waltz a Londra in occasione della première europea del film. A seguire la nostra chiacchierata con l'attore austriaco:
Tarzan è anche un eroe per i più piccoli, è l'occasione per l'attore di avvicinarsi a una nuova fascia di pubblico? "Non saprei. Ma credo che i film per il pubblico più giovane siano più difficili sul piano delle emozioni e su quello intellettuale dei "film per adulti". Molti "film per adulti" si rivolgono al sistema nervoso... quello dormiente. I film per ragazzi invece hanno una narrativa chiarissima e parlano direttamente al cuore e alla mente. Quando questa cosa viene ottenuta anche da un film per adulti, allora la qualità è immensa".
Guarda le foto: Un secolo di Tarzan, la storia dell'uomo scimmia al cinema
Abbiamo incontrato Waltz a Londra in occasione della première europea del film. A seguire la nostra chiacchierata con l'attore austriaco:
Tarzan è anche un eroe per i più piccoli, è l'occasione per l'attore di avvicinarsi a una nuova fascia di pubblico? "Non saprei. Ma credo che i film per il pubblico più giovane siano più difficili sul piano delle emozioni e su quello intellettuale dei "film per adulti". Molti "film per adulti" si rivolgono al sistema nervoso... quello dormiente. I film per ragazzi invece hanno una narrativa chiarissima e parlano direttamente al cuore e alla mente. Quando questa cosa viene ottenuta anche da un film per adulti, allora la qualità è immensa".
Guarda le foto: Un secolo di Tarzan, la storia dell'uomo scimmia al cinema
A ottobre Waltz compirà 60 anni - ma l'attore cerca di zittirci in maniera simpatica - un anno fa leggevamo che anche lui sarebbe passato dietro la macchina da presa per dirigere il crime movie The Worst Marriage in Georgetown. Come sta andando quel progetto? "Non sta andando molto bene. Sta zoppicando un po' come succede spesso in questo business. Del resto non ho esperienza, quindi devo imparare. Sfortunatamente mi tocca imparare prima le cose più assurde".
The Legend of Tarzan è adesso nei cinema distribuito da Warner Bros.
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