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Miss Peregrine in DVD: la costumista da Oscar Colleen Atwood svela i segreti del film di Tim Burton

Il fantasy tratto dal romanzo di Ramson Riggs è appena arrivato anche in Blu-ray e 4K Ultra HD

07.04.2017 - Autore: Pierpaolo Festa (Nexta)
Tre oscar vinti su un totale di dodici nomination. Colleen Atwood è la Meryl Streep dei costume designer di Hollywood. L'Academy la ha premiata per aver creato i costumi di Chicago, Memorie di una Geisha e per il recentissimo Animali fantastici e dove trovarli. Nel giro di trent'anni di carriera, la Atwood ci ha regalato creazioni memorabili tanto quanto i film a cui ha preso parte. A volte perfino più memorabili di quelle stesse storie. 
 
La stilista è il braccio destro di registi come Michael Mann, Jonathan Demme, e Tim Burton. Film.it la chiama al telefono per parlare del suo rapporto con Burton in occasione dell'uscita Home Video di Miss Peregrine - La casa dei ragazzi speciali, ora disponibile in DVD e Blu-Ray. 
 
"La prima volta che ho lavorato con Tim Burton è stata sul set di Edward mani di forbice - ci racconta la Atwood - Io sono un po' più grande di Johnny e Tim e il primo bellissimo ricordo del set è legato a loro due, ancora ragazzini. Sembravano fratelli pronti a vivere una grande avventura insieme. Quel film mi sta tanto a cuore: avevo capito subito che il personaggio di Edward sarebbe entrato nella storia del cinema". 


 

Sono passati ventisette anni da quel film. Miss Peregrine segna la sua dodicesima collaborazione con Tim Burton. Il film è tratto da un libro molto celebre: si ha meno libertà creativa quando si lavora su un progetto che parte da una fonte letteraria?
Direi che il libro è stato il punto di partenza. Contiene anche delle foto all'interno, quindi ho cercato di onorarlo, ma allo stesso tempo ho evitato di copiarlo. 
 
Eva Green è ancora una volta musa di Tim Burton. Nel suo lavoro quanto è importante mettersi d'accordo con gli attori: discutere e ascoltare i loro bisogni e le loro intuzioni...
È fondamentale. Devono sentirsi a proprio agio e pensare al vestito come parte del loro personaggio. Quando comincio a lavorare a un film, mostro loro le immagini delle mie ricerche: quelle relative a tutto il progetto, non solo al personaggio. Questo per presentare un'idea precisa del periodo e del tono del film. È interessante notare che ad alcuni attori la cosa non importa, vogliono solo sembrare perfetti in scena! Eva Green, invece, era moto interessata al look generale del film e allo stesso tempo preoccupata per i movimenti del suo personaggio nei costumi di scena. Abbiamo lavorato veramente tanto insieme.
 
Una delle immagini più belle del film è legata a un paio di scarpe di acciaio: tengono a terra una ragazza che altrimenti fluttuerebbe per aria...
Quelle le abbiamo create. E ci sono voluti diversi tentativi. Avevamo modelli di diverso peso. La chiusura delle scarpe era la cosa più importante: Tim voleva che si aprissero a scatto... ecco perché abbiamo letteralmente creato quelle scarpe, unendo un modello di stivale con altri pezzi comprati su internet. La mia idea era che sembrassero ricavate da vecchi ferri da stiro!


 
Mi chiedo quale sia stata la vera sfida su quel set, per quanto riguarda il suo lavoro...
Avere a che fare con un cast di giovani attori che crescono durante le riprese, dunque devi essere pronta a cambiare le misure degli abiti... lo spettatore non può accorgersene! Noi cercavamo di avere tutto sotto controllo. 

Poco fa parlavamo di Edward mani di forbice, vorrei però chiederle anche di altre tappe della sua collaborazione con Tim Burton. Partendo dai marziani di Mars Attacks!
(sorride) Lì ho seguito totalmente Tim e i suoi disegni: li aveva ricavati da alcune figurine degli anni Cinquanta. Basandomi su quegli schizzi, ho creato alcuni costumi in miniatura che poi sarebbero serviti come riferimento a chi si occupava degli effetti digitali...
 
Passiamo al mio film preferito del cinema burtoniano: Big Fish. Forse il suo film più personale...
Di quel set mi ricordo alcuni momenti veramente emozionanti che sono capitati durante la lavorazione. Per esempio la scena tra Albert Finney e Jessica Lange nella vasca da bagno. Erano così intensi che hanno commosso l'intera troupe. Tim compreso.


COLLEEN ATWOOD PREMIATA AGLI ULTIMI OSCAR DA JASON BATEMAN E KATE MCKINNON
 
Nella sua carriera ha lavorato spesso con Michael Mann, regista noto per la sua ossessione verso i dettagli...
Michael? Michael a volte sembra quasi come una persona affetta da disturbo ossessivo-compulsivo! Alcune delle nostre collaborazioni sono state vere e proprie sfide: per esempio lavorare a Blackhat è stato veramente difficile. Giravamo in Indonesia ed eravamo una troupe piccolissima: a volte i registi sono ossessionati dal reale,  altre volte invece vogliono fare meglio della realtà. È stato molto duro lavorare a quel set. La mia esperienza preferita con Michael Mann risale a Nemico pubblico, dove ho avuto tanta libertà. 

Con Mann ha lavorato anche a Manhunter, il primo film che ha portato al cinema Hannibal Lecter. Poi è stata anche la costumista de Il silenzio degli innocenti. Come si è preparata a vestire Buffalo Bill, il serial killer di quel film?
Jonathan Demme voleva che il killer fosse terrificante, ma che quel terrore non fosse immediato. Dovevamo fare in modo che il personaggio fosse inizialmente anonimo e potesse avvicinarsi alle persone senza farle scappare via. Siamo partiti da lì. Poi un giorno siamo andati a visitare un ospedale psichiatrico, dove abbiamo letto diverse cartelle di veri criminali. Quello è stato fondamentale e interessante, sebbene sia stata un'esperienza che ricordo ancora come disturbante. 



Miss Peregrine - La casa dei ragazzi speciali è attualmente disponibile in DVD, Blu-Ray, Blu-Ray 3D e 4K Ultra HD. Il Blu-ray contiene diversi dietro le quinte sui segreti del film e il video musicale di "Wish that you were here" cantata da Florence + The Machine