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Il DVD della settimana: gli occhioni di Alita vi ipnotizzeranno, parola di Robert Rodriguez

L'adattamento del manga cyberpunk, realizzato da James Cameron e Rodriguez, arriva in Home Video e Digital Download

13.09.2019 - Autore: P.F.
Ci sono voluti più di vent’anni per portare al cinema Alita: Angelo della battaglia, film tratto dal manga action fantascientifico di Yukito Kishiro. Un’opera cyberpunk che nei primi anni Novanta ha ipnotizzato James Cameron. Il regista di Terminator 2, Titanic e Avatar non avrebbe potuto realizzarlo all’epoca. Non c’era ancora una tecnologia che gli avrebbe permesso di portare in scena la sua visione del manga.

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Due decenni dopo gli effetti speciali digitali sono arrivati a fare miracoli, ma Cameron è impegnatissimo, al lavoro sui sequel di Avatar (uno che certamente arriverà a Natale 2021, un terzo attualmente pensato per il 2023 e altri due che dipenderanno dagli incassi del prossimo film). Cosa fa dunque il regista più impavido di Hollywood? Trova un erede. E segna il destino di Robert Rodriguez
 
Uscito nei cinema all'inizio del 2019, Alita registrato incassi sotto le aspettative: è costato 170 milioni di dollari e ne ha guadagnati appena 85 negli USA. L'incasso mondiale però ha superato i 400 milioni di dollari. Adesso il kolossal fanta-action è approdato in Home Video, disponibile in DVD, Blu-ray, 4K Ultra HD e in Digital Download. Rivederlo in privato o scoprirlo per la prima volta garantisce una serata all’insegna di azione e meraviglie visive.  

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Fino a qualche tempo fa Rodriguez era il regista in grado di creare film spettacolari finanziati con pochissimi soldi. Cameron è sempre stato l’esatto opposto: più volte, infatti, ha spinto i limiti dei costi di produzione. Cameron ha comunque scelto Rodriguez, producendo e sceneggiando questa versione di Alita. Come si sono conosciuti I due autori? Risponde Rodriguez ai microfoni di Film.it:
C’era questo negozio di DVD a Los Angeles, dove andavo spesso a rifornirmi. Una volta mi sono imbattuto in Guillermo del Toro in uno dei corridoi del negozio. “Cosa fai qui?” gli ho chiesto. E lui: “Aspetto il mio amico Jim… vuoi conoscere Jim Cameron?”. D'un tratto è entrato Jim e abbiamo iniziato a parlare.  Lui si ricordava di me per i 7mila dollari con cui ho girato El Mariachi. All’epoca lui aveva appena finito Terminator 2 che era diventato il film più costoso di sempre. Siamo diventati subito amici. Ho capito che lavorare su Alita avrebbe significato imparare da lui. Capire come arrivare ai suoi livell e trovare gli strumenti per farlo. Quali metodi avrei cambiato per essere come lui? Alla fine ho scoperto che non c’è alcun trucco, alcun metodo o processo: la verità è che Jim è un genio e basta. 

 
In che modo si manifesta il suo genio? 
Quando le persone mi facevano notare che Alita aveva gli occhi troppo grandi, io pensavo a cosa mi avrebbe detto James a tal proposito. “Non li rimpicciolire, non sono troppo grandi - mi ha detto - La verità è che ti continueranno a dire che sono enormi, finché non li farai ancora più grandi”. E' andata proprio così. Ecco, James Cameron riesce a prevedere il futuro. È un mago. 
 
Poco fa parlavi di metodi e di cambiare il tuo approccio per lavorare a questo film. In che modo lo hai fatto? 
Credo che il mio cinema sia più pazzo di quello di Cameron. Lui invece tiene i piedi per terra: cerca il realismo anche quando si tratta di fantascienza o fantasy. Sostiene, infatti, che l’unico modo per affrontare questi generi è essere il più reali possibili. Bisogna essere credibili per lasciarsi andare alla fantasia. Ho cercato di fare come lui. Ho cambiato questo approccio. 

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E' giusto dire che quando hai iniziato a lavorare al film la tecnologia digitale richiesta non era ancora stata messa a punto?
Be' al cinema abbiamo visto Avatar e i nuovi film de Il pianeta delle scimmie. Quegli alieni e quelle scimmie erano ricreati attraverso performance capture. Ma non si erano mai visti esseri umani ricreati con quella tecnologia. Abbiamo fatto un balzo di fede e abbiamo atteso: in pratica avremmo visto il look finale del film soltanto alla fine del nostro lavoro. È stato come saltare da un aereo senza paracadute e sperare di crearne uno prima di schiantarsi al suolo.

 
Hai scelto Rosa Salazar per il ruolo di Alita. Praticamente un'attrice semi-sconosciuta. Come mai hai affidato il film a lei? 
Perché è stata la mia prima e unica scelta. Di tanto in tanto ti capita di lavorare a un film dove il tuo attore arriva al provino e accade qualcosa di  incredibile. Rosa ha iniziato a parlare e io ero subito connesso con lei a livello emotivo. Improvvisamente Alita viveva davanti a me. Ho mostrato il provino a Jim e gli ho detto: “non voglio essere frettoloso, ma se girassimo questo film domattina sceglierei lei”. Mi ha risposto: “non abbiamo bisogno di cercare altri attori, è lei la ragazza”. 

Alita: Angelo della battaglia è attulmente disponibile in DVD, Blu-ray, 4K Ultra HD e digital Download con Warner Bros. Home Video e 20th Century Fox Home Entertainment.