Alita: Angelo della Battaglia

Alita: Angelo della battaglia

Ambientato nel ventiseiesimo secolo, il film segue il cyborg Alita (Rosa Salazar), abbandonata in una discarica di Iron City e ritrovata da Ido (Christoph Waltz), un dottore specializzato in hi-tech che la porta nella sua clinica. Quando Alita si risveglia, non ha alcuna memoria di chi sia. E nessun ricordo del mondo che la circonda. Tutto le sembra nuovo. Ogni singola esperienza sembra la prima. Ido cerca di proteggerla dal suo passato misterioso. E nel frattempo il suo nuovo amico Hugo (Keean Johnson) si offre di aiutarla a ricordare. Tra i due nasce un sentimento sempre più forte, ostacolato da alcuni nemici che si mettono sulle tracce di Alita e minacciano di fare del male ai suoi cari. A quel punto la protagonista scopre di avere grandi abilità di combattimento a cui si affiderà per salvare i suoi amici, la sua famiglia e tutti coloro che ha imparato ad amare. Determinata a scoprire la verità sulle sue origini, Alita inizierà un percorso che la porterà ad affrontare tutte le ingiustizie di un mondo corrotto e oscuro e a scoprire che una donna giovanissima può cambiare il mondo in cui vive. 

VALUTAZIONE FILM.IT
TITOLO ORIGINALE
Alita: Battle Angel
GENERE
NAZIONE
Stati Uniti
REGIA
CAST
DISTRIBUZIONE
20th Century Fox
DURATA
122 min.
USCITA CINEMA
14/02/2019
ANNO DI DISTRIBUZIONE
2019
di Gian Luca Pisacane
 
Il pupillo di Quentin Tarantino è un cineasta molto abile. Conosce bene la materia, i mestieri del cinema, riesce a gestire una megaproduzione sotto tutti gli aspetti. Robert Rodriguez non sta solo dietro la macchina da presa, ma fa anche il direttore della fotografia, l’art director, il montatore… Cerca di dar vita a nuovi mondi, pescando a piene mani dal passato e ispirandosi a un certo intrattenimento anche di serie Z. In Alita – Angelo della battaglia torna a confrontarsi con l’universo dei fumetti.
 
Si ispira all’omonimo manga di Yukito Kishiro, ma abbandona il bianco e nero di Sin City per lanciarsi in un 3D iperbolico dalle tinte accese. Il punto di partenza è sempre di stampo postmoderno, futuristico e dilaniato, dove la fiducia nell’umanità è morta e regnano violenza e cinismo. Ma non manca la love story formato young adult, politicamente corretta, che strizza l’occhio al grande pubblico e mescola Blade Runner con Rollerball, passando da Ghost In The Shell e RoboCop (forse anche Matrix?).
 
L’atmosfera richiama C’era una volta in Messico, si respira qualcosa di Dal tramonto all’alba, e l’estetica è figlia del geniale Ready Player One di Steven Spielberg. Citazionismo sfrenato, ricattatorio, che utilizza modelli preimpostati per andare sul sicuro. Si vorrebbe un sapore diverso, un cenno di novità, ma la ricetta non offre niente di appetitoso e sa di minestra riscaldata.
 
Produce e scrive James Cameron (con Laeta Kalogridis), dirige Rodriguez: coppia vincente sulla carta, ma un po’ meno nel risultato. L’attenzione è tutta focalizzata sull’indigestione di digitale, sugli effetti visivi costruiti (e si vede) in laboratorio. Questo mondo post-apocalittico che si srotola davanti ai nostri occhi a tratti abbaglia, spesso incuriosisce, ma la magia evapora in fretta perché la storia (?) va avanti tra brusche sterzate, continui capovolgimenti di fronte, e il film sembra una serie televisiva condensata in due ore.
 
La scritta The End non arriva mai, ci sono almeno sei o sette finali montati uno dietro l’altro, che mettono a dura prova anche gli animi bendisposti. Due mondi, ancora una volta, quello di sopra e quello di sotto. Racconto di due città: la prima ricchissima, desiderata da tutti, sfrutta i disperati per sopravvivere. La seconda è lacerata, polverosa, a metà strada tra il selvaggio West e una discarica. La legge è quella solita della strada, i cacciatori di taglie sono in cima alla catena alimentare, e le scazzottate spaccherebbero una montagna.
 
Rodriguez mette in scena una violenza sopra le righe, puntando sul grand guignol pieno di ruggine e bulloni. Il sangue non si vede, ma torna alla mente Planet Terror. Intanto Alita si trasforma in un’eroina da videogioco, che affronta nemici sempre più letali e acquista upgrade per essere più potente. Rivolto a teenager, appassionati, e a chi pensa che la fantascienza sia un giocattolone pieno di buoni sentimenti e poca sostanza. Ma c’è speranza di rivedere un giorno cose che voi umani…?