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Denzel Washington duro dal cuore d'oro: “Oggi vendicatore, domani cowboy”

L'attore a Roma presenta l'action The Equalizer e annuncia il remake de I magnifici sette

17.09.2014 - Autore: Pierpaolo Festa
Gentiluomo dal cuore d'oro o duro invincibile che è meglio non fare arrabbiare? Entrambe le cose. Eppure si tratta di due qualità che non coesistono contemporaneamente all'interno di Denzel Washington in versione "Vendicatore". Meglio fare attenzione al suo sguardo per capirlo.



Eccolo nei panni del vigilante in The Equalizer: un ex super-soldato che ha rinunciato alla sua specialità in seguito a una promessa fatta alla moglie. Da quando lei è morta si è trasformato in un tipico americano del buon vicinato, pronto ad aiutare e difendere i più deboli. Ma il suo passato è pronto a tornare a galla quando i cattivi minacciano i suoi protetti. Fino al punto di non ritorno. 
 
Tratto dalla serie TV Un giustiziere a New York, The Equalizer è il tentativo della Sony di lanciare un nuovo franchise su un vigilante in stile Jason Bourne (macchina da guerra senza emozioni in grado di uccidere qualcuno con un solo pollice) e Jack Reacher (solitario dal cuore d'oro che in fondo crede alla bontà delle gente): “Alla fine sarà il pubblico a decidere – dice Washington, aggiustando poi il tiro – prima decideranno loro e poi io considererò la qualità di una potenziale sceneggiatura per il sequel di questo film”. Laconico nelle sue risposte, Denzel sfodera più carisma e simpatia che "sostanza" nelle sue dichiarazioni. 

Si apprezza però la sua onestà quando conferma che è proprio lui, il più delle volte, a imporre il suo status sui copioni che accetta: “Sono stato io a sviluppare Equalizer – rivela – Sentivo che questo personaggio accusasse ancora i traumi del passato. Si sente in colpa per aver perso la moglie. Nella sua mente regna il caos, dunque eccolo cercare ossessivamente di mettere tutto in ordine nella vita”. Come in Man on Fire anche qui Denzel è un duro pronto a farsi travolgere per il bene di una donna in pericolo: “Non credo che però sia un vigilante romantico - ci racconta l'attore – Piuttosto è un uomo con dei problemi, ma di buon cuore. Ecco perché fa facilmente amicizia con i più deboli”. 

 
Sullo schermo è proprio il suo sguardo di collera trattenuta che vale il prezzo del biglietto. Due occhi sui quali Antoine Fuqua incolla la macchina da presa quasi fosse Sergio Leone. Il regista sigilla con l'attore la sua seconda collaborazione dopo Training Day (con cui Washington vinse l'Oscar): “E' stato Denzel a chiamarmi per questo film – dice – Quando ci siamo ritrovati ero un po' in ansia: mi chiedevo se saremmo subito riusciti a riprodurre l'intesa trovata in Training Day. Abbiamo parlato tanto di questo personaggio ed a quel punto lo script è cambiato. Denzel era interessato soprattutto alla sindrome ossessivo-compulsiva di questo ruolo”. 
 
Una volta raggiunto il punto di non ritorno eccolo pronto a distruggere e smantellare – vittima dopo vittima – l'intero clan russo che da Mosca controlla Boston: “Training Day era ambientato nella giungla di Los Angeles – continua Fuqua – The Equalizer si svolge Boston che da una parte è la città dell'istruzione, se pensiamo ad Harvard. Mi interessava il suo lato Blue-Collar con tanti operai che lavorano sodo. D'altra parte ecco una concentrazione altissima di mafie italiane, irlandesi e russe. Quindi è il contrario di L.A.: una piccola città che nasconde tanti segreti”. 
 
A proposito del suo carisma di star, Washington dichiara: “Non mi prendo sul serio, ma prendo il mio lavoro molto seriamente. Le persone che vogliono vedere i miei film e che sono pronte a pagare devono avere uno spettacolo soddisfacente. In Training Day sono stato io a imporre la morte del mio personaggio. Inizialmente era stato girato un finale in cui la faceva franca, a quel punto ho pensato che ucciderlo in maniera atroce sarebbe stato il giusto prezzo da pagare per aver commesso azioni atroci”. 

 
Più interessante quando parla dei suoi errori del passato legati alla sua carriera: “Anni fa ho rifiutato un gran bel film come Seven: mi avevano offerto il ruolo di Brad Pitt, ma mi sembrava un thriller troppo sadico. E ho rifiutato anche Michael Clayton, altro bel film, che però sarebbe stato diretto da un regista esordiente. La cosa mi ha fatto esitare”. 
 
Mentre il pubblico deciderà se The Equalizer diventerà o meno il primo capitolo di un franchise, Washington è pronto a mettersi letteralmente in sella nel suo prossimo progetto: “Girerò un western. Farò il Cowboy”. Non dice altro. Poi però è Fuqua a rivelare che si tratterà della loro terza collaborazione: “Faremo il remake dei Magnifici sette”. 
 
The Equalizer – Il vendicatore, in uscita il 9 ottobre, è distribuito dalla Warner Bros

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