The Equalizer - Il Vendicatore
Robert McCall crede di essersi lasciato alle spalle un passato torbido, per condurre una vita tranquilla. Ma quando incontra Teri, una ragazza minacciata da una banda di feroci malavitosi russi, non puÒ restare a guardare: deve aiutarla. Forte delle sue abilitÀ, che ha sempre messo al servizio di chi cerca vendetta e contro chi brutalizza gli indifesi, McCall esce dal suo ritiro autoimposto e risveglia il suo desiderio di giustizia. Se qualcuno ha un problema, e le circostanze gli sono avverse, e se non ha nessun altro a cui rivolgersi, McCall È pronto ad aiutarlo. Lui È il Vendicatore.
VALUTAZIONE FILM.IT
TITOLO ORIGINALE
The Equalizer
GENERE
NAZIONE
Stati Uniti
REGIA
CAST
DISTRIBUZIONE
Warner Bros
DURATA
131 min.
USCITA CINEMA
09/10/2014
ANNO DI DISTRIBUZIONE
2014
di Pierpaolo Festa
Il fatto che Denzel Washington celebri la sua seconda collaborazione con Antoine Fuqua passando dalla parte dei buoni tredici anni dopo Training Day, non implica che non lo si possa ritrovare sullo schermo forse ancora piÙ sadico rispetto al personaggio culto di Alonzo Harris, degno di Oscar.
PiÙ che Training Day, The Equalizer – Il vendicatore È perfetto per fare coppia con Man on Fire: come il film di Tony Scott questo È altrettanto reazionario, altrettanto cattivo, decisamente piÙ divertente. Basta lo sguardo di Washington sul quale il regista indugia per buona parte del film ad accompagnare lo spettatore in una spirale di vendetta con retrogusto macabro.
A tratti ci si sente di nuovo negli anni Ottanta, davanti a una versione aggiornata di Commando, meno trash – e dunque meno epica - ma diretta e recitata con molto piÙ stile. La chiave di volta È trasformare Denzel in un operaio, un eroe "blue-collar" che lavora in un negozio fai-da-te: È lÌ che sono ambientate le scene piÙ irresistibili, resa dei conti finale inclusa. Si ride di gusto nel vedere il protagonista passeggiare su e giÙ per i corridoi prendendo in prestito dagli scaffali gli attrezzi che diventeranno da lÌ a poco un vero e proprio arsenale di guerra.
Mascherato da noir notturno, The Equalizer È un action metropolitano cattivo e spassoso, piÙ interessante nello spettacolo che nelle intenzioni ultra-americane attualissime: ecco un eroe afro-americano che fa la guerra da solo ai cattivi, tutti rigorosamente russi. Non si vedeva un riferimento cosÌ marcato – in questo caso specchio dell'era Obama Putin – dai tempi di Rocky IV con il protagonista che fa piazza pulita e libera il suo Paese dai gangster dell'Est. Tutti spietati e terrificanti.
Meno male che il carisma di Washington regge l'intero film. Al suo fianco ritroviamo Chloe Moretz che ancora una volta convince in quanto a talento, presenza e voglia di trasformarsi. E' infatti abbastanza credibile nei panni di una prostituta dell'est. Dietro la macchina da presa Fuqua si prende cura di dare ossigeno al film e scommettere – vincendo – su uno spettacolo principalmente buio e cupo. Uno show action che supera il traguardo delle due ore e che regala a Denzel un personaggio meno indimenticabile dell'Alonzo di Training Day, ma che di certo farebbe piacere ritrovare in un potenziale franchise.
Il fatto che Denzel Washington celebri la sua seconda collaborazione con Antoine Fuqua passando dalla parte dei buoni tredici anni dopo Training Day, non implica che non lo si possa ritrovare sullo schermo forse ancora piÙ sadico rispetto al personaggio culto di Alonzo Harris, degno di Oscar.
PiÙ che Training Day, The Equalizer – Il vendicatore È perfetto per fare coppia con Man on Fire: come il film di Tony Scott questo È altrettanto reazionario, altrettanto cattivo, decisamente piÙ divertente. Basta lo sguardo di Washington sul quale il regista indugia per buona parte del film ad accompagnare lo spettatore in una spirale di vendetta con retrogusto macabro.
A tratti ci si sente di nuovo negli anni Ottanta, davanti a una versione aggiornata di Commando, meno trash – e dunque meno epica - ma diretta e recitata con molto piÙ stile. La chiave di volta È trasformare Denzel in un operaio, un eroe "blue-collar" che lavora in un negozio fai-da-te: È lÌ che sono ambientate le scene piÙ irresistibili, resa dei conti finale inclusa. Si ride di gusto nel vedere il protagonista passeggiare su e giÙ per i corridoi prendendo in prestito dagli scaffali gli attrezzi che diventeranno da lÌ a poco un vero e proprio arsenale di guerra.
Mascherato da noir notturno, The Equalizer È un action metropolitano cattivo e spassoso, piÙ interessante nello spettacolo che nelle intenzioni ultra-americane attualissime: ecco un eroe afro-americano che fa la guerra da solo ai cattivi, tutti rigorosamente russi. Non si vedeva un riferimento cosÌ marcato – in questo caso specchio dell'era Obama Putin – dai tempi di Rocky IV con il protagonista che fa piazza pulita e libera il suo Paese dai gangster dell'Est. Tutti spietati e terrificanti.
Meno male che il carisma di Washington regge l'intero film. Al suo fianco ritroviamo Chloe Moretz che ancora una volta convince in quanto a talento, presenza e voglia di trasformarsi. E' infatti abbastanza credibile nei panni di una prostituta dell'est. Dietro la macchina da presa Fuqua si prende cura di dare ossigeno al film e scommettere – vincendo – su uno spettacolo principalmente buio e cupo. Uno show action che supera il traguardo delle due ore e che regala a Denzel un personaggio meno indimenticabile dell'Alonzo di Training Day, ma che di certo farebbe piacere ritrovare in un potenziale franchise.