Il villano di James Bond è un attore premio Oscar per ben due volte, che di personaggi cattivi per antonomasia ha fatto quasi un marchio di fabbrica e di successo. Si tratta di Christoph Waltz, natali austriaci e volto di gomma, che, mentre risponde a Roma alle domande dei giornalisti, contiene a malapena un ghigno cinico e immensamente divertente.
L’attore ha così raccontato l’esperienza di Spectre: “Mendes ha detto che voleva una donna matura. Questo Bond non gioca più con un volto grazioso, con una ragazza giovane, ma finalmente cerca la bellezza vera. Questo ha detto Mendes, ma poi abbiamo visto che ha scelto Monica Bellucci, non certo una cinquantenne canonica!”. Continuando poi a parlare della propria carriera: “Non so davvero cosa mi riserverà il futuro, davvero non me lo chiedete”.
E anche sulla domanda relativa a quanto dei precedenti personaggi “cattivi” abbia portato nei panni di Franz Oberhauser, l’attore sembra glissare e rifiutare ogni collegamento meccanico con il mestiere della recitazione: “Sì ho utilizzato 27% da Bastardi senza gloria, 21.5% da Django. No, non funziona in questo modo. Io interpreto la parte che mi viene affidata e non è come quando riceviamo il gioco del Piccolo chimico a Natale. Questa è un’arte che noi sentiamo di realizzare. Io utilizzo ciò che ho disposizione, piuttosto che imporre qualcosa al personaggio. Però voglio dire che mi piacerebbe davvero molto lavorare ancora con Monica Bellucci”.
E quando gli chiedono come lavora per rendere irresistibile un personaggio, risponde così: “Facciamo quello che facciamo, è il nostro lavoro. Raccontiamo esperienze e cominciamo a capire di cosa è fatto un film. Il montaggio, il marketing, la musica e tutti questi elementi si nutrono a vicenda. E poi tanti aspetti psicologici nel ruolo dell’attore. Le predisposizioni, le aspirazioni, a quel punto il personaggio non ha troppa scelta ed è assogettato a noi come essere umani”.
In uscita il 5 novembre, 007 Spectre è distribuito in Italia da Warner Bros.
L’attore ha così raccontato l’esperienza di Spectre: “Mendes ha detto che voleva una donna matura. Questo Bond non gioca più con un volto grazioso, con una ragazza giovane, ma finalmente cerca la bellezza vera. Questo ha detto Mendes, ma poi abbiamo visto che ha scelto Monica Bellucci, non certo una cinquantenne canonica!”. Continuando poi a parlare della propria carriera: “Non so davvero cosa mi riserverà il futuro, davvero non me lo chiedete”.
E anche sulla domanda relativa a quanto dei precedenti personaggi “cattivi” abbia portato nei panni di Franz Oberhauser, l’attore sembra glissare e rifiutare ogni collegamento meccanico con il mestiere della recitazione: “Sì ho utilizzato 27% da Bastardi senza gloria, 21.5% da Django. No, non funziona in questo modo. Io interpreto la parte che mi viene affidata e non è come quando riceviamo il gioco del Piccolo chimico a Natale. Questa è un’arte che noi sentiamo di realizzare. Io utilizzo ciò che ho disposizione, piuttosto che imporre qualcosa al personaggio. Però voglio dire che mi piacerebbe davvero molto lavorare ancora con Monica Bellucci”.
E quando gli chiedono come lavora per rendere irresistibile un personaggio, risponde così: “Facciamo quello che facciamo, è il nostro lavoro. Raccontiamo esperienze e cominciamo a capire di cosa è fatto un film. Il montaggio, il marketing, la musica e tutti questi elementi si nutrono a vicenda. E poi tanti aspetti psicologici nel ruolo dell’attore. Le predisposizioni, le aspirazioni, a quel punto il personaggio non ha troppa scelta ed è assogettato a noi come essere umani”.
In uscita il 5 novembre, 007 Spectre è distribuito in Italia da Warner Bros.
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