
L'arte del flop: dieci imprevedibili fallimenti al box office

I più inaspettati flop di Hollywood - Alice attraverso lo specchio (2016)
A volte, nemmeno la perfetta ricetta del blockbuster può salvare un film dal fallimento. Succede spesso che un film studiato a tavolino non riesca a ottenere i risultati sperati, ma ci sono anche casi in cui il flop è talmente clamoroso da costringere uno Studio a ripensare alle proprie strategie. Ecco dieci casi famosi.
A cominciare da Alice attraverso lo specchio. Il sequel dell'enorme successo di Tim Burton (oltre un miliardo di dollari di incassi nel 2010) è arrivato forse un po' troppo tardi per cavalcare l'onda. Aggiungiamoci l'assenza di Burton alla regia e le accuse di violenza fatte da Amber Heard contro Johnny Depp proprio nei giorni dell'uscita, e un sequel che sembrava un successo assicurato si è tramutato in un flop. 299 milioni di dollari incassati nel mondo a fronte di un budget di 170. Davvero troppo poco.
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Catwoman (2004)
Un personaggio femminile DC molto amato e Halle Berry, fresca di Oscar, in un costumino di pelle aderente stile dominatrix. Cosa poteva andare storto? Tutto, apparentemente. Catwoman è ancora oggi considerato uno dei più brutti film del nuovo millennio e forse dell'intera storia del cinema. Il pubblico lo capì: ecco spiegati gli 82 milioni di dollari incassati a partire da un budget di 100.

John Carter (2012)
Forse un giorno qualcuno spiegherà perché la Disney abbia scelto il relativamente poco noto - e poco carismatico - Taylor Kitsch come protagonista di un progetto da 250 milioni di dollari. O perché abbia investito 250 milioni di dollari su un film tratto da romanzi di Burroughs vecchi di un secolo. John Carter è un fantastico film d'avventura vecchio stampo... troppo vecchio per il pubblico attuale che, complice una campagna pubblicitaria imbarazzante, ha disertato le sale in massa. La Disney si è trovata così a perdere 200 milioni nell'investimento.

Battleship (2012)
Dopo il successo della saga dei Transformers, la Hasbro ci ha riprovato consegnando alla Universal i diritti del famosissimo gioco da tavolo Battaglia navale, alias Battleship. Ma come trarre un film da un gioco da tavolo? Due le parole chiave del regista Peter Berg: alieni. E Liam Neeson. Attorno a questi due cardini non infastidisce la presenza di Rihanna e Brooklyn Decker, per i maschietti, e Taylor Kitsch (ancora lui) e Alexander Skarsgard per le signorine. Eppure, la magia di Transformers non fu ricreata. Risultato: budget 209 milioni, incasso 303.

The Lone Ranger (2013)
Dopo John Carter, la Disney ha provato ad adattare un altro classico eroe pulp con esiti quasi altrettanto disastrosi. The Lone Ranger è stato il primo segnale che il nome di Johnny Depp aveva perso lo smalto di un tempo e non bastava più, da solo, a vendere un film. Nonostante l'attore si fosse riunito con il regista dei primi tre Pirati dei Caraibi, Gore Verbinski, il lampo non ha colpito una seconda volta: costato la bellezza di 215 milioni di dollari, The Lone Ranger ne incassò 260 nel mondo.

Ender's Game (2013)
Ender's Game avrebbe dovuto essere il primo capitolo di una saga Young Adult tratta dai romanzi di Orson Scott Card, pensata per sostituire Hunger Games nei cuori dei teenager di tutto il mondo. Ma una bella premessa (rgazzini contro alieni invasori) e un cast notevole (la giovane promessa Asa Butterfield affiancata da Harrison Ford, Hailee Steinfeld e Ben Kingsley) non sono bastati per salvare il film dal flop. 125 milioni di incasso contro 110 di budget. C'è chi ha dato la colpa al pessimo tempismo delle dichiarazioni di Orson Scott Card contro i gay e i matrimoni omosessuali.

Fantastic 4 - I fantastici quattro (2015)
Uno dei casi più eclatanti a memoria recente: non sono bastate tutte le direttive della Fox per rendere questi nuovi Fantastici Quattro più giovani, cool e al passo coi tempi. Il reboot, diretto da Josh Trank (capro espiatorio del fallimento per via del suo comportamento scostante sul set), ha incassato 167 milioni a fronte di un budget di 120.

Jupiter - Il destino dell'universo (2015)
Warner Bros. diede carta bianca ai Wachowski con Jupiter - Il destino dell'universo. Il diktat: creare una saga totalmente originale senza dipendere da diritti letterari di alcun genere. Il lavoro concettuale è in effetti abbastanza impressionante, ma purtroppo il film non fu all'altezza delle aspettative. Gli incassi coprirono a malapena il budget di 176 milioni, il che vuol dire che il film fu un fallimento colossale.

Ghostbusters (2016)
Nell'era delle lotte per la parità gender nella società come a Hollywood, il piano di rilanciare la saga di Ghostbusters con un cast tutto al femminile pareva perfetto. E invece il film di Paul Feig ha racimolato 229 milioni di dollari a partire da un budget di 144. Briciole, se pensiamo che già si parlava di un sequel ancora prima che uscisse il primo capitolo.

Ben-Hur (2016)
Nell'era dei reboot era solo questione di tempo prima che qualcuno rifacesse Ben-Hur, storia adattata svatiate volte al cinema e sinonimo di successo. Ma il remake diretto da Timur Bekmambetov, stracolmo di CGI e pessima recitazione, è la pecora nera della famiglia: 94 milioni di dollari incassati nel mondo (26 in USA. 26!) su un budget di 100.