
Aspettando Hitman: i migliori e peggiori film tratti da videogame

Hitman: Agent 47
20th Century Fox ci riprova: dopo aver adattato per la prima volta nel 2007 la serie di videogame Hitman in un film che non riscontrò il successo sperato, lo Studio ha prodotto un reboot totale con Hitman: Agent 47, in cui a indossare i panni del letale assassino dalla testa pelata troviamo Rupert Friend di Homeland. In attesa del film (uscita: 29 ottobre) rivediamo dieci casi in cui il cinema dei videogame ha lasciato il segno... nel bene e nel male.
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Super Mario Bros. (1993)
Il film da cui tutto ha avuto origine, adattamento di uno dei più famosi videogiochi di tutti i tempi, è decisamente memorabile. Per tutte le ragioni peggiori, ma memorabile. Bob Hoskins e John Leguizamo, nei panni dei fratelli idraulici Mario Mario e Luigi Mario, vengono travolti in una bislacca storia di universi paralleli e dinosauri (la parola d'ordine di tutti gli Studios dopo il successo di Jurassic Park). In mezzo c'è pure Dennis Hopper che ritira l'assegno. Bizzarro a dir poco, ma brutto e datato.

Street Fighter (1994)
Come adattare il franchise di Street Fighter al cinema? Semplice: trasformandolo in un film di Van Damme. L'attore belga, all'apice della sua fama, fu scelto per interpretare Guile, che diventa così il protagonista a scapito di Ryu (pronunciato "Raiu") e Ken. Un pastrocchio che tenta di appiccicare una trama sensata a una sequela di scontri girati male e sopra le righe. Resta l'azzeccatissimo Raul Julia nei panni di Bison, alla sua ultima apparizione prima della sua prematura scomparsa.

Mortal Kombat (1995)
Paul W.S. Anderson avrebbe in seguito diretto anche Resident Evil, ma ha girato anche un altro dei film migliori tratti da videogame: Mortal Kombat, spettacolo senza pretese ma estremamente fedele al videogioco. Christopher Lambert comunque ridicolo nel ruolo dell'incappucciato Rayden.

Lara Croft: Tomb Raider (2001)
Altro tentativo di dare spessore cinematografico a un personaggio dei videogame, collegandone la saga alle atmosfere di Indiana Jones (prodotta anch'essa da Paramount) e puntando tutto sul sex appeal strabordante di una Angelina Jolie all'apice della sensualità. Eppure Tomb Raider riuscì a metà, e il sequel La culla della vita non fece di meglio. Il franchise, al cinema, è morto si da allora.

Final Fantasy (2001)
Per quanto non riuscitissimo e in definitiva abbastanza dimenticato, il film di Final Fantasy ha fatto epoca in quanto primo tentativo di realizzare un film in computer graphic con personaggi umani fotorealistici. Allora faceva abbastanza impressione, oggi persino la grafica dei videogame l'ha superato. Ma almeno il tentativo va lodato.

Resident Evil (2002)
Punto alto della filmografia di Paul W.S. Anderson e del cinema tratto dai videogame in generale, il primo Resident Evil si discosta dalla trama originale mantenendone solo l'ambientazione a Raccoon City, ma inventando una protagonista inedita. La Alice di Milla Jovovich ha la stazza dell'icona action al femminile e la trama, che sfodera colpi di scena legati all'amnesia dei protagonisti, è insolitamente originale per questo tipo di produzioni. Da questo film nacque una saga che si concluderà presto con Resident Evil: The Final Chapter, in arrivo nel 2016.

House of the Dead (2003)
Prima di diventare nemico giurato di Hollywood, il regista tedesco Uwe Boll ci aveva provato a entrare nel giro giusto specializzandosi in adattamenti di videogiochi. Peccato che quasi tutti avessero in comune con la fonte solo il titolo. Come questo House of the Dead, che inventa un rave party su un'isola disabitata e lo trasforma in banchetto per zombie. Della "Casa dei morti" del titolo nessuna traccia.

Alone in the Dark (2005)
Christian Slater impegnato nel peggiore ruolo della sua carriera in un film considerato non solo uno dei più brutti adattamenti di videogame, ma uno dei più brutti film in assoluto. Alone in the Dark, ancora una volta diretto da Uwe Boll, è ora preso ad esempio di cosa NON fare adattando un videogioco al cinema.

Silent Hill (2006)
Quando ci si mette, Christoph Gans sa creare immagini di grande bellezza e in Silent Hill ha dato il suo meglio per infondere atmosfera all'horror tratto dal videogame Konami. Il risultato è un film che può essere visto anche chi il videogioco non lo conosce affatto.

Need for Speed (2014)
Stunt fatti come si deve, azione a rotta di collo e tanta voglia di divertire. Capita così che, nel 2014, arrivi a sorpresa uno dei migliori videogame movies in assoluto, Need for Speed, in cui Aaron Paul di Breaking Bad ci mette tutto il suo carisma e Michael Keaton si mangia ogni singola inquadratura in cui appare. Un gioiellino.