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Rupert Friend è Hitman: "L'Agente 47 un lupo solitario come Superman e Batman" 

L'attore inglese armato fino ai denti, soprattutto di cervello, nel film tratto dal celebre videogioco. L'intervista esclusiva

16.07.2015 - Autore: Pierpaolo Festa (Nexta)
In un ipotetico scontro finale tra superspie, chi vincerebbe? James Bond, Ethan Hunt o Jason Bourne? Rupert Friend ha la risposta prontissima con una soluzione alternativa: "Certamente l'Agente 47 è l'unico che rimarrebbe in piedi alla fine".  

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Cravatta rosso sangue, camicia bianca e giacca nera. Una testa completamente rasata con un codice a barre tatuato sulla nuca. Il personaggio di 47 è ormai così iconico che perfino chi non lo ha mai controllato tramite joypad lo conosce. Film.it lo incontra in carne e ossa, stesso look, solo più umano e con il volto di Friend che in pausa sul set ha la stessa parlantina del personaggio: "Oggi avrò spezzato almeno 65 colli. Tutti con la forza delle gambe!". Rimaniamo impassibili davanti alla dichiarazione dell'attore, che poi precisa: "Per questo film abbiamo creato uno stile di combattimento nuovo e lo abbiamo chiamato 'Gun-Fu'. In pratica mi vedete spesso con due pistole in mano, per questo mi affido soprattutto alla forza dei miei calci". 

Hitman in catene. Non durerà...
 
L'inglese Friend che conosciamo soprattutto grazie al ruolo di Peter Quinn nella serie Homeland è fiero del suo look: "Guardatemi, sembro un vero duro. Questo abito ti fa sentire potente. Il personaggio è così iconico che i più celebri fashion designer ci hanno in pratica supplicato per partecipare al film e creare il vestito. Alla fine abbiamo trovato un sarto di Madrid che ha disegnato l'abito. Non indosso niente di elasticizzato che mi faciliti i combattimenti, ormai sono abituato a lottare conciato così!". 
 
Cominciamo con la domanda più naturale, come sei arrivato a questo ruolo?
Volevo partecipare a questo film sin dall'inizio. Ero venuto a fare il provino per il ruolo del cattivo, ma credo di aver fatto un lavoro terribile. Non ho mai ricevuto la chiamata per quel ruolo (andato poi a Zachary Quinto, n.d.r.). Lo Studio ha poi considerato tanti altri attori per il ruolo del protagonista, ma alla fine ha deciso di scommettere su di me.  
 
47 è un uomo geneticamente modificato trasformato in supersoldato. Possiamo paragonarlo a un supereroe? 
Vorrei precisare che lui è eccellente in tutte le sue doti letali, ma che non è un uomo perfetto. Sì, pensiamo a un supereroe, se fosse perfetto allora non sarebbe interessante! Batman ha i suoi demoni, Superman è costretto a nascondersi dietro Clark Kent. Come in quelle storie, anche in Hitman vedrete come i difetti di 47 possono diventare la sua forza principale. 
 
Il protagonista è talmente iconico che non servono altri modelli per interpretarlo oppure ti sei rifatto a qualche altro personaggio freddo e letale del cinema?
E' interessante, ho sempre pensato a 47 come a un lupo solitario, uno di quelli che ti osserva dall'alto, nascosto in silenzio e al momento giusto, parte per attaccarti alla giugulare. Modelli cinematografici? Forse un po' l'Hannibal Lecter di Anthony Hopkins. 

Rupert Friend e Hannah Ware in fuga in Hitman: Agent 47
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Sul set ti ho visto fare acrobazie personalmente. E' così che hai affrontato Hitman? Come Tom Cruise?
Un po' sì. Questo perché gli spettatori sono i primi a non voler accorgersi della controfigura, allora sin dall'inizio ho detto alla produzione che avrei fatto io tutte le scene. E' stata una negoziazione, in pratica nel film sono quasi sempre io, a meno che non sia uno stunt super pericoloso. La mia prima controfigura si è rotta la spalla quando è stata lanciata contro un muro.
 
L'inevitabile domanda: sei un fanatico di videogiochi sparatutto?
Non proprio, sono cresciuto comunque con Wolfenstein 3D e Doom. Di Hitman mi piace soprattutto l'intelligenza non la qualità sparatutto: lui si traveste, si nasconde e prova a non usare le armi fino a quando non diventa necessario. Più che un brutale killer è un uomo selvaggio e intelligentissimo, con tutto il rispetto non pensate a un film alla Van Damme!
 
Si parla già di universo condiviso con prossimi film in cui ritroveremo 47 al fianco di altri eroi dei videogame. Con chi ti piacerebbe farlo interagire?
E' passato un pezzo dall'ultima volta che ho preso in mano un joypad, quindi torno indietro di vent'anni e ti dico Ryu di Street Fighter (ride). 

Hitman: Agent 47, in uscita il 29 ottobre, è distribuito dalla 20th Century Fox.

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