È la protagonista di quello che forse è il peggior adattamento da un romanzo rosa (“I Love Shopping” è la miglior saga letteraria all’interno del genere commedia rosa contemporaneo, eppure si è riusciti a trarne un film pessimo e superficiale), la moglie di uno degli interpreti più chiacchierati del globo (Sacha Baron Cohen, per molti un genio, per altri solo uno spilungone volgare), eppure lei sa benissimo cosa vuole dalla vita e come ottenerlo con classe. Isla Fisher, trentacinque anni appena compiuti, è una delle attrici da tenere più d’occhio in questo periodo. È bella, lanciatissima e sa far ridere. Non solo perché il suo nome, in due lingue diverse, suona come “Isola del pescatore”.
Oggi nelle sale esce “Ladri di cadaveri – Burke & Hare”, l’atteso ritorno alla regia di John Landis (qui la nostra recensione). In mezzo a due uomini squattrinati dei bassifondi che per sbarcare il lunario profanano tombe e vendono i cadaveri ai medici che studiano anatomia attraverso la dissezione (il “teatro anatomico” si serviva di delinquenti di questo tipo, è un fatto storico) c’è lei, la bella donna che muove l’innamorato di turno verso gesta che altrimenti sarebbe stato riluttante a compiere. Ginny è l’aspirante attrice di teatro all’avanguardia che sa come aprire il cuore di un manigoldo e farsi finanziare uno spettacolo che nessun’altro sarebbe nemmeno disposto ad ascoltare gratuitamente.
Divertente per natura, Isla è nata in un paese arabo, da genitori scozzesi, e da bambina si è trasferita a Perth, Australia. Lì è cresciuta (proprio bene, direbbero in molti) e ha ottenuto il primo ruolo di successo nella soap più seguita in quel continente: “Home and Away”. Adesso che è sposata con il creatore di personaggi a dir poco sopra le righe come Borat, Ali G e Brüno, si è trasferita in Inghilterra, lontana dalle leggi di Hollywood, felice dei suoi due bambini. Non a caso ha dichiarato che nessun ingaggio potrebbe distrarla dai suoi doveri familiari, dal momento che si sente felice e appagata del proprio corpo e del tempo che ha a disposizione. Perché, qualcuno le ha forse detto che non è carina?
Forse proprio pensando ai suoi figli Isla si è data al doppiaggio di recente. A marzo uscirà nelle nostre sale “Rango” (qui la nostra recensione in anteprima), western animato diretto da Gore “Pirati dei Caraibi” Verbinski, in cui lei fa il contraltare femminile nientemeno che a Johnny Depp. Subito dopo sarà la volta di “Rise of the Guardians”, avventura sempre animata con un cast spaziale: oltre a lei ci sono Hugh Jackman, Jude Law, Alec Baldwin e Chris Pine. Dopo aver visto “Rango” in lingua originale, possiamo dire che se la cava davvero bene. Speriamo però che si rifaccia presto viva sul grande schermo in carne e ossa!
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La Isla bonita
Nelle sale con "Ladri di cadaveri - Burke & Hare", Isla Fisher è la prossima It Girl
25.02.2011 - Autore: Federica Aliano