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Anthony Mackie "dovrebbe tacere"! La rete si scatena

L'attore afroamericano attaccato dopo le dichiarazioni in merito a razzismo e discriminazione

21.01.2015 - Autore: Mattia Pasquini
"Anthony Mackie, cosa stai facendo? Per favore, piantala", e' stata forse la reazione piu' blanda e dialettica raccolta dall'interprete di Falcon nell'ultimo Captain America: The Winter Soldier dopo le recenti esternazioni che l'hanno fatto definire "venduto" o ipotizzare un suo "lavaggio del cervello", scatenando rabbia e sarcasmo da parte della sua stessa comunita', ammesso che l'interessato se ne senta parte…

Tutto nasce dalle dichiarazioni rese dopo le polemiche per l'esclusione di Selma - film che racconta la fondamentale lotta di Martin Luther King per i diritti fondamentali, e di voto, dei neri americani - dalle nomination degli Oscar (come potete vedere scorrendone la lista completa). "Se guardiamo a film e attori candidati, troviamo delle interpretazioni eccezionali", ha detto non avallando le critiche di discriminazione, pur aggiungendo - a favore della tesi che gli attori neri siano spesso svantaggiati - che "Hollywood pensa che non ci sia mercato oltreoceano per loro… ma se non finanziamo le nostre stesse storie non possiamo aspettarci di arrivare ai premi". "La gente e' semplicemente stanca di essere bombardata dall'argomento 'razza' oggi, e tende ad evitare certi argomenti e certi film" ha concluso Mackie.

Ovviamente il riferimento e' piu' ampio, alla situazione che negli ultimi tempi si e' andata incancrenendo per le morti di ragazzi neri disarmati e per le violenze della polizia che hanno spinto centinaia di persone a manifestare nelle strade di New York e delle principali citta' degli Stati Uniti. Impossibile non pensare a questi avvenimenti quando Mackie parla di "ragazzi neri con le treccine" come parte del problema. "Visto che mio nipote voleva farsi crescere i dread mi sono seduto con lui per guardare 'Le prime 48 ore' e gli ho fatto notare che tutti quelli che vedeva nello show, che facesssero qualcosa di sbagliato, erano neri e con le treccine", ha raccontato l'artista 'sotto accusa', continuando: "Vuoi esser visto come parte del problema o come un individuo?". "Diciamo che hai i dread e stai camminando per strada - ha ipotizzato per concludere, - la polizia ti ferma e dice che corrispondi alla descrizione di qualcuno. Tu inizi a urlare e discutere e subito dopo sei contro un muro prossimo alla prigione per qualcosa in cui non sei coinvolto".

"Voglio solo mandare un enorme ringraziamento a Anthony Mackie per aver risolto i problemi di razzismo e brutalita' poliziesca", ha twittato uno dei contestatori, sottolineando la superficialita' e parzialita' delle dichiarazioni dell'attore, etichettato da altri come "negro di casa" e accusato di "non avere argomenti, visto che ridursi all'idea che sia giusto definire gli uomini in base alla loro acconciatura non e' un argomento". "Non voglio sentire altro da Anthony Mackie che non siano dettagli su Captain America", han chiosato altri, chiudendo drasticamente la questione con un: "dovrebbe tacere e fare il bravo negretto di casa che e' se non ha niente di intelligente da aggiungere".