Festival di Torino 2013
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Il Festival a Torino, l'isola felice

Di anno in anno cresce il fascino del TFF, un festival diverso dagli altri che difficilmente delude…

Paolo Virzi' a Torino<br>

19.11.2013 - Autore: Mattia Pasquini
Si riparte da Paolo Virzi' quest'anno, Direttore entrante dopo i quattro anni (2009-2012) di Gianni Amelio alla guida del Festival di Torino. Un toscano, dopo un calabrese, dopo un romano (il Nanni Moretti che nel 2007 scateno' tante polemiche dopo le precedenti edizioni 'torinesi'), ennesima dimostrazione di quanto poco importante siano certe caratterizzazioni da queste parti e di quanto sia la manifestazione in se' a dare lustro ai suoi direttori piu' che il contrario.



E' la forza di un Festival che ha saputo crescere negli anni, trovare una sua identita', seppure molteplice, e porsi come riferimento irrinunciabile per gli appassionati di cinema, spesso frustrati da scelte distributice e polemiche istituzionali… Sin dalla nascita, nel 1982, come Cinema Giovani, a Torino si e' pensato, infatti, al cinema piu' che al glamour o al turismo - cosa rara - e soprattutto al suo legame con il mondo reale. Quello di chi al cinema va d'abitudine…

Il Premio Cipputi (assegnato dal 1995 i al miglior film sul mondo del lavoro) e' una dimostrazione ulteriore del legame con la societa' che ci circonda, ma e' solo la punta di un iceberg che ormai consta di dieci sezioni (Concorso internazionale, Festa mobile, After Hours, Big Bang TV, TFFdoc, Italiana.Corti, Onde, E intanto in Italia, Spazio Torino e TorinoFilmLab) e retrospettive varie (quest'anno sulla 'New Hollywood', un excursus sugli esordi dei maestri del cinema contemporaneo che continuera' anche nella prossima edizione).

E anche quest'anno - il trentunesimo - Hollywood e l'horror, il documentario, il fantasy e la satira si intersecheranno con l'anima 'Indie' della kermesse in un programma che gia' dalle anticipazioni si preannuncia - come sempre - pronto a soddisfare gli amanti del cinema d'autore tanto quanto i fan dei generi piu' popolari… Facile, forse, potendo pescare dai Festival mondiali piu' importanti (Cannes, Berlino, Sitges, Sundance, etc), ma senza sottovalutare - anzi! - un lavoro di selezione e una lucidita' e una liberta' che in altri lidi si sognano.

Italia, Usa e Europa (per tacer dell'Oriente, Medio ed Estremo) si faranno in quattro nelle tre sale cittadine scelte (Massimo, Reposi e Lux) perche' ancora una volta nessuno possa pentirsi del biglietto acquistato, qualunque esso sia. E, anche solo per questo, ci sentiamo di consigliare a tutti di restare in zona dal 22 al 30 novembre


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