Natale 2013
NOTIZIE

Ben Stiller: “Vi presento il mio Walter Mitty”

Intervista: l'attore e regista al New York Film Festival con il suo nuovo film

Ben Stiller

07.10.2013 - Autore: Adriano Ercolani, da New York
Leggete qui la nostra recensione in anteprima de I sogni segreti di Walter Mitty.

Il New York Film Festival 2013 è stato impreziosito dalla presentazione di I sogni segreti di Walter Mitty, nuova regia di Ben Stiller. Parlare di semplice remake del classico del 1947 con Danny Kaye (in Italia, Sogni proibiti) sarebbe assolutamente riduttivo nei confronti di questo nuovo lungometraggio, viaggio emozionante e gentilissimo dentro l'animo ed i sogni di un uomo qualunque. Questo è ciò che ha raccontato del suo film Ben Stiller.



Come si è avvicinato a una produzione così importante?
Sono arrivato relativamente tardi dentro al progetto, la Fox da anni stava tentando di rifare un film dal racconto di James Thurber, senza sapere bene se seguire il testo originale oppure il lungometraggio interpretato da Danny Kaye. Poi Steven Conrad ha scritto una sceneggiatura ambientata ai nostri giorni, quando l'ho letta ho capito subito che volevo fare il film perché mi sentivo coinvolto a livello emotivo, sapevo chi era quest'uomo e perché era un sognatore. Non abbiamo rifatto il film di Kaye, non volevo e non ne sarei stato capace. La psicologia di Walter descritta da Steve poteva diventare una sorta di icona dei nostri tempi, in fondo parla di persone comuni con problemi comuni.

Come è riuscito a creare il grande equilibrio tra le scene fantastiche e quelle reali?
La forza della sceneggiatura stava nel proporre dei momenti fantastici che in realtà fossero un'estensione della vita reale di Walter Mitty, che in realtà spiegassero chi avrebbe voluto essere. Non sono qualcosa di slegato rispetto alla storia principale. Oltre al lato ovviamente comico volevamo realizzarle come uno specchio attraverso il quale conoscere meglio il protagonista. La sfida era rendere il tutto omogeneo, perché le scene di fantasia rischiavano di rallentare la trama e far uscire il pubblico dalla presa emotiva del film. All'inizio avevamo pensato a scene più lunghe ed elaborate a livello di effetti speciali, ma abbiamo capito che sarebbe stato dannoso per l'equilibrio del film e quindi per l'emozione. Abbiamo capito che era importante concentrarsi sul legame ideale tra Walter e il fotografo Sean O'Connell, interpretato da Sean Penn, oppure su quello sentimentale tra Walter e Sheryl, che ha il volto di Kristen Wiig.



Quanto è stato importante scegliere di parlare del nostro presente attraverso gli occhi di Walter Mitty?
Per la storia l'ambientazione contemporanea è perfetta, pur con tutte le sue contraddizioni. Viviamo in un mondo che sta cambiando radicalmente e molto in fretta. Il passaggio ad esempio dall'analogico al digitale ha trasformato il mondo dell'informazione, che è cruciale. L'idea di ambientare il film dentro la redazione di Life al momento della chiusura dell'edizione cartacea di un magazine così importante credo dia l'esatta misura del momento che stiamo vivendo, drammatico ma allo stesso tempo spero anche ricco di spunti propositivi.

È stato difficile lavorare al progetto sia come attore che come regista?
Per me è fondamentale collaborare con un gruppo di attori e tecnici che hanno fiducia in me. Possiamo avere idee differenti, lavorare in maniera diversa, ma alla fine di una giornata si deve avere l'appoggio di quelli che condividono con te il set. Io ho bisogno di fidarmi degli attori ad esempio, e che loro si fidino della mia capacità di recitare e insieme dirigere, che è sempre una bella sfida. Si tratta alla fine di appoggiare tutti insieme un progetto.



Si è lasciato ispirare da qualche film per trovare il tono di I sogni segreti di Walter Mitty?
Insieme agli attori ci siamo visti film come L'appartamento, Oltre il giardino o Local Hero. Non necessariamente opere che avessero un legame specifico con I sogni segreti di Walter Mitty, ma che magari in qualche modo condividessero con il nostro film il tono dolce-amaro. Alla fine ci è servito come ispirazione ma anche come mezzo per sentirci più legati come gruppo. Si parla sempre del tono da dare a un film nella pre-produzione, oppure quando lo presenti a una Major, ma come filmmaker posso sinceramente dire che non conoscerai mai veramente il tono di un film finché non lo giri. È in quel momento che capisci cosa funziona e cosa no, prima cerchi di seguire le tue migliori intuizioni sperando che siano azzeccate. L'equilibrio tra comico e drammatico poi è legato moltissimo al montaggio.

In uscita il 19 dicembre, I sogni segreti di Walter Mitty è distribuito in Italia da 20th Century Fox.