Festival di Roma 2013
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Veronesi: Finalmente una commedia e non un film comico

Intervista esclusiva al regista de L'ultima ruota del carro

15.11.2013 - Autore: Pierpaolo Festa
Dopo aver aperto il Festival di Roma, L'ultima ruota del carro – il nuovo film di Giovanni Veronesi – approda nei cinema. Film.it intervista il regista per parlare di quello che è forse il meno “veronesiano” dei suoi lavori. “Effettivamente i miei film precedenti era troppo basati sulla comicità - afferma - questa volta è diverso”.



L'ultima ruota del carro ripercorre cinquanta anni di storia italiana. Si tratta forse del tuo film più ambizioso. E' stato dunque il più difficile da girare?
No, è stato il più facile. Perché è ispirato a una storia vera, dunque lo sforzo creativo è stato minimo. Il personaggio di Ernesto (Elio Germano nel film) esiste veramente e ogni volta che apriva bocca per raccontarmi la sua vita, diceva cose che sarebbero andate a finire nel film. Direi che la sua vita è una commedia all'italiana, come quelle che piacciono a me: le pellicole di Scola, Risi, Monicelli. Film come C'eravamo tanto amati, Una vita difficile, Io la conoscevo bene, La grande guerra. Ho sempre cercato di ispirarmi a loro, ma ripeto i miei film puntavano troppo sul comico, equivocando molto quello che riguarda la commedia. Perché quest'ultima è il racconto di una storia che comprende tutte le fasi di una persona o della società: e dunque la morte, la malattia, il divertimento, l'ironia e il grottesco. Tutto quello che fa parte della vita.

Quanto ti sei affidato al sorriso di Elio Germano che è presente in tutte le scene del film?
Elio ha preso le caratteristiche di Ernesto, diventando dunque un ottimista, uno cerca di trovare il bene nelle cose. Un uomo buono, uno onesto. É la sua onestà il vero protagonista del film. Prima di accettare mi ha detto: “fammi conoscere Ernesto, passiamo insieme una sera e ti dico se posso fare il film”. Il giorno dopo mi ha semplicemente detto: “Ok, il personaggio è mio”. Elio è un grandissimo trasformista in sottrazione, non è come i comici in TV né come quelli che devono ricorrere a costumi e travestimenti. Loro sono in addizione. Elio è un vero attore cinematografico, uno di quelli che hanno il dono del minimalismo necessario per diventare grandi del cinema.



Spielberg sul set di Lincoln indossava vestiti d'epoca per entrare di più nell'atmosfera del passato. Lui non è l'unico regista che ricorre a stratagemmi simili. Veronesi ha pensato a qualche soluzione analoga per portare la sua mente e il suo cuore nel passato?
Ma quelli sono americani! Hanno innanzitutto i soldi per i costumi e anche per il regista. Noi no. A loro piace fare scena anche fuori dal set. Noi siamo più in sottrazione!

Chiudiamo con la domanda di rito: qual era il poster che avevi in camera da ragazzino?
Quello di Björn Rune Borg, il tennista svedese. Non ero particolarmente appassionato di quello sport però Borg aveva cambiato il modo di giocare a tennis. Tutte le persone che cambiano i modi mi interessano. I sono partito da Borg.

L'ultima ruota del carro è distribuito da Warner Bros. Italia.

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