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Eduardo De Filippo

DATA DI NASCITA: 13/12/1901
LUOGO DI NASCITA: Napoli
DATA DI MORTE: 31/10/1984
Nato a Napoli nel 1900, dall' attore-autore-regista e capocomico napoletano di quell'epoca, Eduardo Scarpetta, e Luisa De Filippo, Eduardo debutta giovanissimo al Teatro Valle di Roma ne 'La geisha', firmata dal padre Scarpetta. A soli undici anni i genitori decidono di mandarlo nel collegio Chierchia di Napoli, ma solo due anni dopo, interrompe gli studi e continua la sua istruzione sotto la guida del padre. Nel 1914 entra stabilmente nella compagnia del fratellastro Vincenzo Scarpetta, nella quale Eduardo lavora come servo di scena, attrezzista, suggeritore, e vi rimane fino a quando viene chiamato per il servizio militare, dal 1920 al 1922, ma non prima di pubblicare il suo primo atto unico "Farmacia di turno", nel 1920. Finito il militare De Filippo lascia la compagnia di Vincenzo Scarpetta per passare a quella di Francesco Corbinci, con il quale esordisce, per la prima volta in una regia impegnata, al teatro Partenope di via Foria a Napoli con 'Surriento gentile' di Enzo Lucio Murolo. Eduardo abbandona la compagnia di Francesco Corbinci per tornare a quella del fratellastro Vincenzo e vi rimane fino al 1930. In questo periodo conosce e sposa l'americana Doroty Pennington e recita anche in altre compagnie come quella di Michele Galdieri e di Cariniù Falconi. Insieme ai fratelli Peppino e Titina nel 1931, fonda la compagnia del "Teatro Umoristico I De Filippo". In questo periodo, scrive come autore opere del valore di 'Natale in casa Cupiello' (1931) e 'Chi è cchiù felice 'e me?' (1932) e allo stesso tempo inizia un'intensa attività cinematografica con "Tre uomini in frack" (1932) di Mario Bonnard, seguito da "Il cappello a tre punte" (1934) di Mario Camerini e "Quei due" (1935) di Gennaro Righelli. Nel 1946 Eduardo dà vita alla "Compagnia di Eduardo", che mette in scena 'Questi fantasmi' e di lì a poco, con esiti trionfali, 'Filumena Marturano', destinato a divenir cavallo di battaglia della grande Titina. Inoltre ricordiamo i capolavori come: 'Le bugie con le gambe lunghe" (1947), 'La grande magia' (1948), 'Le voci di dentro' (1948), 'La paura numero uno' (1951) che vanno ad arricchire un repertorio sempre più fuori dell'ordinario. Contemporaneamente realizza per il grande schermo "Assunta Spina" (1948), "Napoli milionaria" (1950), "Filumena Marturano" (1951), "L'oro di Napoli" (1954) di Vittorio De Sica e "Fantasmi a Roma" (1960). Il 1973 è un altro anno di grandi soddisfazioni: mette in scena "Gli esami non finiscono mai" e viene rappresentata "Sabato, domenica e lunedì", con la regia di Franco Zeffirelli all'Old Vic di Londra con l'interpretazione di Laurence Olivier. Nel novembre del 1980, infine gli viene conferita la laurea in lettere honoris causa dall'Università di Roma e viene nominato senatore a vita nel 1981. Eduardo si spegne il 31 ottobre del 1984, nella clinica romana Villa Stuart dove era stato ricoverato pochi giorni prima.