Le venti trasformazioni più incredibili del cinema

Stephen Hawking, Marilyn Monroe, Charlie Chaplin e i loro alterego sul grande schermo Eddie Redmayne, Michelle Williams e Robert Downey Jr. 

In occasione dell'uscita di La teoria del tutto (nei cinema dal 15 gennaio) abbiamo individuato venti grandi trasformazioni cinematografiche: quelle di ottimi attori al servizio del genere biopic...

Eddie Redmayne, londinese classe 1982. A quanto pare la sua performance nei panni di Stephen Hawking ne La teoria del tutto ha così tanto fatto colpo sull'astrofisico britannico al punto che quello ha scritto una mail al regista in cui ha affermato: "A tratti credevo veramente di guardare me stesso sul grande schermo". 

Cate Blanchett nei panni di Bob Dylan, un'incredibile trasformazione al servizio del regista Todd Haynes nel film Io non sono qui. 

Angela Bassett ha interpretato Tina Turner nel 1993, ad oggi quello di Tina - What's Love Got to Do with It è il ruolo più celebre della sua carriera. 

Premiato con l'Oscar (per la terza volta), Daniel Day-Lewis conferma di essere uno dei più grandi attori viventi con Lincoln, capolavoro di Steven Spielberg.

Robert De Niro e il fisico scolpito sul marmo per interpretare Jake La Motta in Toro scatenato di Martin Scorsese. Nel film lo vediamo anche caduto in disgrazia, ingrassato e invecchiato, con ventidue chili veramente presi per il ruolo. L'attore vinse il suo secondo Oscar per il ruolo.

Benicio Del Toro, migliore attore a Cannes per Che, monumento a Che Guevara della durata di quattro ore (nei cinema è uscito diviso in due parti). Dietro la macchina da presa Steven Soderbergh.

Leonardo DiCaprio invecchiato sotto pesante make-up in J.Edgar, dramma che esplora la vita del capo dell'FBI. Dietro la macchina da presa il maestro Clint Eastwood. 

Michael Douglas perfetto nei panni del musicista Liberace. Il film è Dietro i candelabri, diretto ancora da Steven Soderbergh. 

Prima di Sherlock, prima di Iron Man, Robert Downey Jr. è stato Charlie Chaplin nel biopic Charlot, diretto da Richard Attenborough. L'Academy lo nominò all'Oscar come migliore attore protagonista. 

Un'altra performance premiata con l'Oscar, quella di Jamie Foxx in Ray. Sul set l'attore ha indossato un paio di protesi che lo rendevano veramente cieco per quattordici ore al giorno.

Stephen Fry nei panni di Oscar Wilde. Una splendida prova per un biopic non troppo memorabile. 

Il lato "umano" di Adolf Hitler nell'interessante biopic che racconta le ultime ore di vita del fuhrer. Bruno Ganz alle prese con una performance che gli ha richiesto vero coraggio. 

Salma Hayek nei panni di Frida Kahlo, una solida performance che regge un film piatto. 

Nicole Kidman irriconoscibile nei panni di Virginia Woolf in The Hours. Una performance che le è valso l'Oscar come migliore attrice protagonista. 

L'incredibile trasformazione di Ben Kingsley in Gandhi. Premiato con l'Oscar nel 1983.

Gary Oldman indimenticabile nei panni di Sid Vicious in Sid & Nancy, il ruolo che ha lanciato la sua carriera. 

Al Pacino "capellone" più del solito. Eccolo nei panni di Phil Spector nel biopic HBO diretto da David Mamet. 

La migliore performance di Will Smith: diretto dal maestro Michael Mann in Alì. 

Nei panni di Margaret Thatcher in The Iron Lady, Meryl Streep ha vinto il suo terzo Oscar. Straordinaria in un film poco memorabile. 

Charlize Theron rinuncia a tutta la sua bellezza per interpretare la serial killer Aileen Wuornos. Oscar garantito. 

Michelle Williams è Marilyn Monroe. L'attrice è stata nominata all'Oscar per il ruolo.