Festival Roma 2014
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Intervista a Joe Dante: “I film come Gremlins non si fanno più”

Il grande regista a Roma per presentare il suo nuovo progetto horror, Ombra Amore. Lo abbiamo incontrato in esclusiva

Joe Dante

22.10.2014 - Autore: Marco Triolo
Negli anni ’80 c’erano pochi registi in grado di fondere horror, commedia e film per ragazzi come Joe Dante. Forse il solo Spielberg lo eguagliava in quel sottile equilibrio, e non a caso furono proprio Gremlins di Dante e Indiana Jones e il tempio maledetto di Spielberg a coniare il PG-13, ovvero il divieto ai minori di tredici anni non accompagnati inventato apposta per “accomodare” le scene più inquietanti di questi due classici in un’ottica da cinema per famiglie.
 
Oggi i film per ragazzi osano molto meno, giocano sul sicuro per non perdere fette di pubblico. Alcuni autori di allora, come il complice di Dante, Chris Columbus, si sono adattati alla politica degli Studios, altri hanno continuato dritto per la loro strada, anche se questo ha significato uscire dal grosso giro e doversi accontentare di budget più modesti. Joe Dante è uno di questi. Lo incontriamo al New Cinema Network, il mercato di co-produzione del Festival di Roma, dove il regista sta tentando di racimolare i fondi per girare il suo ultimo progetto, Ombra Amore, rilettura horror di Romeo e Giulietta in cui le famiglie rivali sono composte da licantropi e vampiri, sullo sfondo di una Roma segnata dalla crisi economica. “Sto incontrando gente da tutto il mondo per mettere insieme una coalizione finanziaria – ci confessa – È davvero complicato. Non dovevo fare queste cose quando lavoravo per gli Studios. Erano loro a darti la sceneggiatura e chiederti se volevi fare il film. Oggi invece passi più tempo a cercare finanziamenti che a girare”. 

Joe Dante immortalato con i Manetti Bros. a Roma
 
Chris Columbus, con cui lei ha lavorato in Gremlins, continua invece a lavorare in grossi franchise. Come mai lei se ne tiene alla larga?
Non mi piace il controllo che gli Studios vogliono esercitare. La pressione è dovuta al fatto che questi film devono essere resi appetibili per un pubblico più vasto possibile, perché sono molto costosi. I miei contemporanei invece molto spesso fanno film che vengono distribuiti solo in quattro o cinque città principali e poi finiscono direttamente in home video. Ad esempio, The Hole è stato distribuito solo in home video negli Stati Uniti, anche se è andato abbastanza bene in Europa. Tutto sta cambiando così velocemente ed è difficile starci dietro. Io preferisco avere meno soldi e meno tempo ma realizzare qualcosa che sia completamente mio, piuttosto che spendere un anno e mezzo a lavorare su un film e dover lottare ogni mattina con i produttori.
 
Tornando a Gremlins, quest’anno è il 30° anniversario del film…
Ne sono ben consapevole, perché sto andando a diversi eventi. Sono andato a una proiezione dove avevano venduto mille biglietti per un film che, ne sono sicuro, tutti gli spettatori avevano già visto. Eppure sono venuti tutti! È un film che ha superato le aspettative: quando è uscito è stata una sorpresa, perché lo Studio non aveva alcuna fede nel suo successo, e negli anni è riuscito a mantenere la sua popolarità. Altri film usciti nello stesso periodo e recensiti anche meglio, al contrario, sono stati dimenticati. È davvero notevole.

Gremlins (1984)
 
A proposito di Studios, il film ha praticamente inventato il rating PG-13 insieme a Indiana Jones e il tempio maledetto, ma oggi il PG-13 è molto meno audace di una volta. Cosa pensa dell’intrattenimento per ragazzi di oggi? È troppo politicamente corretto?
Certamente lo è. Io piango ancora la scomparsa dei corti animati che passavano al cinema, Tom & Jerry, Bugs Bunny… Oggi i bambini guardano Le Superchicche, SpongeBob, roba che non raggiunge la bellezza nemmeno del più semplice tra i corti d’animazione di un tempo. Allo stesso modo, mi chiedo quali siano i film che spingono un bambino a voler fare il regista oggi. Transformers 3? Spider-Man 2? Spider-Man 5? Spider-Man remake 1? Non credo. Sono tutti così simili e non so davvero dove questa generazione possa trovare il proprio Gremlins.
 
Si parla da molto tempo di un terzo Gremlins, ma una delle cose speciali dell’originale erano gli effetti visivi, i mostriciattoli realizzati con le marionette…
Probabilmente verrà realizzato in CGI. Personalmente, quello che farei sarebbe usare le marionette e impiegare il computer per cancellare gli animatori, in modo che non debbano nascondersi sottoterra o dietro il divano come abbiamo fatto noi. Stando vicino a una marionetta è possibile ottenere delle performance decisamente migliori. È da vent’anni che si parla di un altro Gremlins, ma non è ancora arrivato. So che ci sono stati grossi nomi che hanno proposto idee per un nuovo Gremlins, ma nessuna ha attecchito. Non so quali fossero o perché siano state rifiutate, ma so che prima o poi ci sarà un altro film, o magari una serie TV, perché è una saga molto popolare. Penso che la difficoltà maggiore sia sempre stata quella di catturare il tono dei primi due film, che era davvero unico. E siccome la gente per cui lavoravo allora non capì il film, non credo che lo capirà nemmeno chi ci lavora adesso. Sono comunque curioso di sapere cosa ne verrà fuori.

L'ululato (1981)
 
Con L’ululato e Gremlins ha contribuito a rivoluzionare gli effetti visivi pratici. Ma che rapporto ha con la CGI?
Tutto sta cambiando. La gente non si rende conto di quanta CGI ci sia in un film: vede l’inquadratura di un campo illuminato dal sole e pensa che sia bellissima, quando in realtà è praticamente tutta finta. Il bello della CGI è che puoi realizzare cose come acqua, onde giganti, cose che una volta dovevi girare in una vasca e altre che non si potevano proprio fare. È uno strumento fantastico, a volte credo sia sovrautilizzato o usato nei posti sbagliati. Io l’ho utilizzata nei miei film sin da quando è stata concepita. Ma penso che ci sia ancora posto per le vecchie tecnologie, che considero ancora perfette.
 
Torniamo ancora più indietro, ai suoi giorni con Roger Corman: cosa ha imparato da lui che ancora ritiene fondamentale oggi?
Come lavorare e prendere le decisioni rapidamente, come risparmiare sul budget. Ogni singola persona che ha lavorato con lui ha usato le stesse tecniche molti anni dopo, che si trattasse di Titanic o di un film di John Sayles. Imparavi a ottenere il massimo nel lasso di tempo tra il “Ciak” e lo “Stop”, che è l’unica parte importante, perché il resto non lo vede nessuno.

Rock 'n' Roll High School (1979)
 
Ha anche lavorato a Rock ‘n’ Roll High School: cosa ricorda di quel set e dei Ramones?
In realtà ero il co-sceneggiatore e ho solo sostituito il regista negli ultimi giorni, quando si è ammalato. Ho incontrato i Ramones ma non erano in nessuna delle mie scene, quindi non sono riuscito a lavorare con loro.
 
Per concludere, la nostra domanda classica: qual era il poster che aveva in camera da ragazzo?
Probabilmente quello de Gli invasori spaziali, che ho comprato per un dollaro in un negozio in Tennessee. Adoro quel film e ho ancora quel poster.

Per saperne di più:
Leggete la nostra recensione di Burying the Ex, ultimo film di Dante presentato a Venezia.
Leggete l'intervista alla star di Burying the Ex, Alexandra Daddario.