Festiva del Cinema di Venezia 2015
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Kristen Stewart: “Il mondo senza amore non andrebbe avanti”

L’ex star di Twilight a Venezia con Nicholas Hoult per presentare il film di fantascienza romantica Equals

Equals - Venezia

05.09.2015 - Autore: Marco Triolo (Nexta), da Venezia
Dopo il successo della Twilight Saga, la carriera di Kristen Stewart pareva spianata verso il mondo dei blockbuster. Eppure l’attrice la sta conducendo in maniera decisamente più imprevedibile, lavorando alternativamente a progetti come Biancaneve e il Cacciatore e Sils Maria, cimentandosi nel dramma di Still Alice e nella commedia dell’atteso American Ultra. Queste scelte l’hanno portata qui a Venezia, dove ha presentato Equals, film romantico e fantascientifico diretto dal giovane regista indie Drake Doremus, che interpreta accanto a Nicholas Hoult.
 
Ispirato tanto al cinema distopico anni ’70 (L’uomo che fuggì dal futuro, La fuga di Logan) quanto a Shakespeare (Romeo e Giuletta), Equals racconta la storia “di due ragazzi che vogliono amarsi ma non è loro permesso”, ambientata in una società futura post-apocalittica in cui le emozioni sono state bandite, e tutti vivono in pace. “Un’utopia, più che una distopia”, azzarda il regista.
 
“La nostra domanda principale era: potremmo continuare a esistere se l’amore smettesse di esistere? Io credo di no, penso che non riusciremmo neanche ad andare al lavoro – spiega l’attrice – Secondo Drake, invece, entrerebbe in gioco la nostra curiosità intellettuale come spinta ad andare avanti”. “Per me – conclude – il mondo non potrebbe esistere senza amore. E se fossi innamorata mi batterei per l’amore”. La Stewart svela anche il procedimento con cui Doremus l’ha aiutata a calarsi nella parte: “Mi diceva di pensare, anziché recitare. Le emozioni sono uscite da sole, e anche se non ne ero molto convinta lui mi diceva che ero perfetta”.
 
Infine, rivela di non scegliere mai i ruoli con in mente l’assegno: “Mi interessa ogni singolo progetto che ho fatto. Alcuni attori sono soliti dire ‘Uno per loro uno per me’, ma io non ci riuscirei mai, sarei terribile e verrei sicuramente licenziata! Ci sono certamente attori sociopatici, ma in generale questo è un mestiere che richiede un enorme coinvolgimento in quello che fai”.