Festiva di Cannes 2016
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Refn e lo scandalo di The Neon Demon: "Vi presento il mio film più perverso"

Dalla bellezza alla necrofilia, il regista danese scatenato sulla Croisette  

Nicolas Winding Refn, Elle Fanning

20.05.2016 - Autore: Pierpaolo Festa, da Cannes - NEXTA
"Potete avere una qualsiasi aspettativa sul mio film, tanto poi ci penserò io a buttarla giù. Qui decido io, e non si fanno compromessi. E' così che va la vita". Nicolas Winding Refn spinge l'acceleratore fino in fondo nel giorno in cui a Cannes passa The Neon Demon, sua ultima fatica presentata in Concorso al Festival. L'horror che ha diviso la critica: alla fine della prima proiezione le luci della sala si sono riaccese e qualche applauso è stato subito combattuto dai fischi e perfino da qualche insulto urlato contro lo schermo.


LEGGETE LA NOSTRA RECENSIONE DI THE NEON DEMON.

Dodici ore dopo Refn si presenta all'incontro stampa con un modo di fare da spaccone: "Noi artisti siamo qui per dividere". Poco dopo ribadirà di essere il "Sex Pistol del cinema". Un cineasta punk di rottura. The Neon Demon è il terzo film consecutivo del regista danese presentato in concorso a Cannes: "Con Drive sono arrivato all'apice del machismo, con Solo Dio perdona invece ho compiuto il percorso inverso tornando ai lombi della madre, qui arrivo all'apice della perversione: divento una ragazzina di sedici anni. Elle Fanning e io siamo una cosa sola in questo film".

Il regista riflette su una battuta pronunciata nel film: "La bellezza non è tutto. La bellezza è l'unica cosa": "E' un pensiero tanto disturbante quanto vero. Abbiamo fatto un film che mette insieme terrore e bellezza, sesso e violenza. Un film che penetrerà il vostro cervello e farà parte di voi". Se Drive era una favola nera, questo The Neon Demon "è un horror raccontato come una favoletta per teenager. Anche perché mi rivolgo soprattutto a quella parte di pubblico".



Amato e odiato, The Neon Demon include la scena scandalo in cui uno dei personaggi ha un rapporto sessuale con un cadavere: "L'abbiamo girata tre o quattro volte. E' una metafora sulla società di oggi travolta dalla rivoluzione digitale che ha portato tutto all'estremo. Con il digitale puoi alternare i look: quello che vedi non è reale, dunque è morto. Morte e bellezza sono una cosa sola in un universo digitale alternativo che diventa sempre di più il mondo reale per i nostri figli. Non torneremo indietro, andremo sempre più avanti. Ecco dunque la metafora sociale, ecco perché quella scena è diventata l'essenza del film".

In uscita l'8 giugno, The Neon Demon è distribuito in Italia da Koch Media. Qui ne potete vedere il trailer.

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