Festiva di Cannes 2016
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Ken Loach: "Questa volta vi spezzerò il cuore, e vi farò arrabbiare"

In concorso a Cannes il regista settantanovenne gira uno dei suoi film più infuriati: I, Daniel Blake

Ken Loach

Ken Loach

13.05.2016 - Autore: Pierpaolo Festa (Nexta), da Cannes
Cannes - Ken Loach torna a sulla Croisette due anni dopo aver quasi dichiarato nella stessa location che Jimmy's Hall poteva essere l'ultimo film della sua carriera. E' rassicurante vedere che non è così e ritrovarlo sulla Croisette al timone del dramma I,Daniel Blake, uno dei lavori più potenti del suo ultimo cinema. Ancora una volta le sue storie puntano il dito lo Stato e le dinamiche del sistema sanitario britannico, un puzzle impossibile da mettere insieme. Ci prova il protagonista del film, un onesto lavoratore colpito da un infarto e dichiarato abbastanza invalido per riprendere il lavoro ma non troppo invalido per essere retribuito con una giusta pensione. Sarà l'inizio di una tragedia dal retrogusto di horror sociale. Un film che fa paura per quanto sia vero.


Loach inizia il suo discorso sulla croisette con una citazione: "Bertold Brecht diceva: 'Quando dico le cose come stanno, allora posso arrivare al cuore di tutti e colpirlo'. Ecco cosa abbiamo fatto: con questo film non solo vi spezziamo il cuore, ma vi facciamo arrabbiare". Il regista non fa mistero dei suoi modelli cinematografici: "Nello stile del neo-realismo italiano, quello che volevo era la realtà assoluta. Avevamo una storia così forte che doveva essere raccontata nel modo più semplice e chiaro e in maniera economica anche a livello produttivo. Non dovevamo distrarre chi guarda il film mentre catturiamo l'essenza di queste persone e descriviamo la loro situazione".

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Sullo schermo viviamo la crisi di questo cittadino britannico: "Non è solo un problema britannico ma qualcosa che sta accadendo in Europa - afferma il regista aggiustando il tiro -  In questo continente c'è una chiara crudeltà nel modo in cui le nostre vite vengono organizzate e dove alle persone più povere viene detto che è colpa loro se non hanno un lavoro. Nel Regno Unito abbiamo quattro milioni di disoccupati, le persone più vulnerabili sono le prime a cadere. Il numero di suicidi si alza. Succede ovunque in Europa dove si arriva a cifre da capogiro". 

Il regista sembra aver finalmente trovato un leader di cui fidarsi, Jeremy Corbyn, capo del partito laburista: "Lui è la cosa migliore che abbiamo mai avuto sin dalla fine della Seconda Guerra Mondiale: finalmente abbiamo una leadership che capisce gli interessi della working class. Blair e Brown facevano i loro interessi, Corbyn invece dice le cose come stanno. Il problema è che il parlamento e i potenti lo vogliono fuori. Questo è un po' il problema europeo: ci sono persone che capiscono quello che sta accadendo ma le strutture politiche non sono così solide da permettergli di essere ascoltati".


Tra qualche settimana, il prossimo 23 giugno, l'elettorato britannico sarà chiamato alle urne per il referendum sull'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea (Brexit), interrogato sulla questione Loach esprime i suoi dubbi: "Come affrontiamo la nostra crisi, dall'interno dell'Unione Europea che comunque al momento non ci sta aiutando o dall'esterno per conto nostro? Se uscissimo dall'UE si scatenerebbe un effetto così potente e correremmo il rischio di vedere la salita dell'estrema destra al governo. Questo non deve accadere, ecco perché dobbiamo allearci con Spagna, Francia, Grecia e altre nazioni per creare un movimento di sinistra europeo che capisce quello che sta succedendo. E' comunque un momento altamente pericoloso per noi". 

I, Daniel Blake, in Concorso alla sessantanovesima edizione del Festival di Cannes, sarà distribuito in Italia in autunno da Cinema di Valerio De Paolis, storico distributore di Loach fin dal ’91 con Riff Raff.

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