
Michael Caine in una scena di Youth.
Dalla sala qualcuno sostiene che Sorrentino sia invecchiato, che Youth sembri diretto da un regista più anziano, ma a quel punto il premio Oscar coglie la palla al balzo: "Mi fa piacere sembrare vecchio adesso, perché così in futuro potrò invece fare film più giovani. Pensateci è un'ottima opportunità di fare carriera". A quel punto si spiega meglio affermando che: "Youth è un film ottimista: se hai uno sguardo determinato sul futuro, allora potrai raggiungere nuovamente una forma di gioventù. Il futuro è una grande occasione di libertà e la libertà è una condizione naturale dell'essere giovane".
La palla torna quindi a Michael Caine che, con un'espressione molto seria e commossa, dice: "Avete visto il poster del film? Ci siamo io e Harvey Keitel che guardiamo questa bellissima ragazza nuda. Ecco cosa vuol dire il titolo di questo film. La giovinezza e due vecchi che guardano a quello che non potranno più avere". Proprio nel momento in cui una lacrima sta per cadergli sulla guancia, Caine si rivela per quello che è: un mattatore capace di sigillare ogni istante con una risata di gusto.
Harvey Keitel e Michael Caine, protagonisti di Youth.
Inevitabile far riflettere l'attore sulla sua carriera: "Qualche anno fa ho letto un copione e ho notato che la parte sarebbe stata molto piccola. Mi hanno risposto: 'Non vogliamo che tu faccia l'amante, questa volta farai il padre della ragazza'. Ecco alla mia età forse non ho più fama, ma di certo ho i ruoli più belli". Interessante anche la sua teoria sulla recitazione in un film corale: "Per come la vedo io, è come andare in guerra. Sono stato un soldato una volta e quando combatti devi andare incontro al pericolo e badare ai tuoi compagni, e loro badano a te. Se non lo si fa bene si rischia il peggio. La stessa cosa accade con i colleghi di lavoro quando si fa un film così. Ecco cos'è la recitazione per me".
Sorrentino dedica il film a Francesco Rosi e ne spiega le due motivazioni: "La prima è molto semplice: è stato un grande regista, un autore di riferimento sia per gli italiani sia per gli americani. Scorsese, infatti, lo cita come suo punto di riferimento. La seconda ragione è molto più legata al film: una sera qualche tempo fa ho cenato con Francesco e un suo amico. I due hanno parlato di una ragazza con la quale entrambi erano stati fidanzati da giovani. Dopo questo racconto di Rosi ho deciso di rubare quell'idea. Da lì è partito tutto il lavoro di sceneggiatura su Youth".
La delegazione di Youth a Cannes: da sinistra, Paul Dano, Jane Fonda, Harvey Keitel, Rachel Weisz, Paolo Sorrentino, Michael Caine e Madalina Diana Ghenea.
Si chiude ancora con Caine in gran forma: "Mi vedete nudo nel film - racconta il leggendario attore - non mi importava più di tanto, è l'unico corpo che ho ed era quello vero! Dunque ho un consiglio per voi giovani: invecchiare accadrà anche a voi. Non fate i furbi al riguardo!".
Youth – La giovinezza è già nelle sale italiane, distribuito da Medusa. QUI IL TRAILER.
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