Festiva di Cannes 2015
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Cannes, la giuria si presenta scherzando: "Siamo già a Team Joel e Team Ethan"

I fratelli Coen leader del nuovo gruppo di giurati. Show in sala di Jake Gyllenhaal e Guillermo del Toro

13.05.2015 - Autore: Pierpaolo Festa, da Cannes
Cannes 68, entra la giuria guidata dai Fratelli Coen, geni cinematografici ormai di casa al Festival, dove hanno partecipato almeno nove volte. La "Grand Jury" come la definisce l'attrice Rossy De Palma, storica musa di Almodovar. Nelle parole del regista Guillermo del Toro: "la giuria di Cannes, ovvero la grande occasione che ogni regista si augura una volta nella vita".

QUI L'IDENTIKIT DEI GIURATI


 
 
Come opereranno la loro scelta dei premiati e dell'unico vincitore della Palma d'Oro? Lo rivela subito Jake Gyllenhaal, una delle star in giuria: "Qui abbiamo già composto due squadre: TEAM JOEL e TEAM ETHAN, non possiamo dirvi a quale delle due apparteniamo ma lo scoprirete senza dubbio al più presto!", a quel punto giurati e stampa internazionale scoppiano in una grande risata e ci vuole almeno un minuto prima che Ethan Coen si riprenda e rialzi la testa immersa tra le sue braccia. 
 
"Cerco di guardare i film come uno spettatore medio, sforzandomi di non ricordare di essere coinvolto nel cinema e provando a concentrarmi solo sulle emozioni. Fino a un certo punto - afferma Joel Coen - La vera sfida di un giurato è quella di difendere le tue opinioni di fronte a quelle dei tuoi colleghi in giuria". Ancora una volta ci pensa Gyllenhaal a scatenare lo humour in sala: "La cosa più bella di questa giuria? La possibilità di vedere film prima di chiunque altro nel mondo. E ce li fanno vedere gratis... Questo il vero onore!".

 
A rincarare la dose di humour arriva Guillermo del Toro: "Cannes mi aveva chiamato altre volte per propormi un posto in giuria e io rispondevo sempre che dovevo prima mettermi a dieta per riuscire a entrare nello smoking... adesso non ho scelta!". Il regista messicano continua: "La prima volta che sono venuto a Cannes ero così giovane che non avevo ancora peli nelle orecchie, una cosa terribile che ti capita dopo i quaranta. Il festival ha cambiato la mia vita. Di certo è importantissimo per un autore ottenere riconoscimento, ma non siamo qui per sentenziare sui film, piuttosto per dirvi cosa ci piacerà. Ci sono tantissimi film qui, puoi essere un tipo che ama Nuovo cinema paradiso o uno da Arancia meccanica, ad ogni modo tutti i registi saranno presi sul serio. Da messicano sono qui per supportare tutti i paesi e tutti i film. Non ho alcun pregiudizio. Anzi, spero di imparare di più da tutti questi film". 
 
Dietro i giurati il poster del festival con il bellissimo volto di Ingrid Bergman (le foto dell'attrice nel nostro omaggio qui): "Ha segnato il mio ingresso al cinema di Hitchcock - continua del Toro - Era incredibile per come riusciva ad essere naturale, ma allo stesso tempo aveva un carisma da star del cinema. Non ha mai fatto mistero delle sue dichiarazioni nei confronti del personaggio di Notorious che definiva "noiosissimo". Eppure lo ha interpretato in maniera fenomenale". A quel punto Gyllenhaal prende la parola: "Sono mezzo svedese, da parte di padre, e mi auguro in qualche modo di essere imparentato con Ingrid Bergman. Era una persona straordinaria. Mia madre la ha sempre adorata, e mi ha chiesto di portarle un poster del festival!". 


 
In fondo al palco c'è Xavier Dolan, il ragazzo d'oro del cinema canadese celebrato più volte a Cannes - e vincitore del premio della giuia lo scorso anno con Mommy: "Questa sarà un'esperienza profonda, soprattutto per me che girerò il mio nuovo film tra dodici giorni. Essere qui e vedere questi film in concorso sarà una specie di laboratorio, il modo migliore per prepararmi al mio nuovo progetto". A quel punto il regista mima una pistola con le mani, la punta alla testa e preme il grilletto...
 
 
 
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