Biennale Venezia 2014
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Luisa Ranieri, madrina 'di cuori'

Semplice, bella e simpatica, l'attrice che illuminera' la Mostra di Venezia

Luisa Ranieri

24.08.2014 - Autore: Mattia Pasquini
I suoi primi quarant'anni sono stati forse diversi da come se li immaginava, ma sicuramente Luisa Ranieri ha di che esserne soddisfatta. Una infanzia passata in una famiglia "matriarcale" - nella quale la madre non le ha parlato per tre mesi quando, adolescente, si raso' i capelli a zero - e un'approdo alla recitazione determinato dal tentativo, tra gioco e necessita', di risolvere una leggera dislessia che le rendeva ostico superare gli esami di Giurisprudenza… Dopo averci intrigato in una delle piu' note pubblicita' di te freddo degli ultimi anni ("Anto' fa caldo.." vi dice niente?) oggi la ritroviamo accanto a Luca Zingaretti ("l'uomo della mia vita", conosciuto sul set di Cefalonia e sposato nel 2012 al castello di Donnafugata) e Madrina del Festival di Venezia, che le ha affidato l'apertura e la chiusura della sua 71esima edizione, in programma dal 27 agosto al 6 settembre 2014.



"E’ una grande responsabilità, cercherò di esserne degna", e' stata la prima dichiarazione dell'interessata che promette "sobrietà ed eleganza" sin dall'abito che scegliera' per l'occasione, "qualcosa che mi rispecchi e sia adatto all’occasione" e di "uno stilista italiano", senza "fronzoli e paillettes". Semplice come e' lei, bellezza mediterranea capace di conquistare tutti quelli che se la sono trovata davanti, a partire da Leonardo Pieraccioni - che la fece esordire in Il principe e il pirata nel 2001 - e Michelangelo Antonioni, che la diresse in Eros (episodio Il filo pericoloso delle cose) nel 2004, proprio nel momento in cui la cercava la tv. Assunta Goretti per RaiUno, prima, e Maria Callas per Canale 5 l'anno successivo, prima di affiancare Celentano in Rockpolitik.

Due amori - il cinema e la tv - che continua a mantenere in equilibrio (pur distinguendoli nettamente: "Il cinema è un sogno, la tv serve a sopravvivere"), concendendosi ad entrambi, nonostante a lungo non si capacitasse di continuare a vincere i provini cui partecipava e non ami 'apparire', ancora oggi. Anche per questo promette di essere "breve, ma intensa", forse anche per limitare la "strizza', come chiama lei la piu' classica delle ansie da prestazione. per fortuna al Festival ci sara' anche il marito, presente Fuori Concorso' con Perez, che lo vede avvocato, impegnato nella difesa della propria figlia, e produttore al fianco proprio della bella Luisa.



Un bel salto per la giovane napoletana che - come dichiarato in piu' di una intervista - non si accettava (proprio per la sua prorompente fisicita') e aveva persino pensato di prendere i voti monacali ("Ero un po’ suora e infatti volevo anche diventarlo"). Oggi, a quarant'anni, per Luisa sembra essere arrivato il momento di 'incassare' il complimento ricevuto agli esordi da un importante direttore di produzione italiano: "Ha la falcata di Sofia Loren"; attrice con la quale ha molto in comune, da sempre. Compresa l'interpretazione di Sofia in L'oro di Napoli a teatro.



L'abbiamo vista in Maldamore di Longoni e Allacciate le cinture di Ozpetek, nella fiction di Raiuno Una buona stagione e nel francese Benvenuto a bordo, tutte tappe di una carriera della quale non rimpiange nulla e non dimentica nessuno. A partire dai suoi 'maestri'… "Ho avuto la fortuna di lavorare con bravi registi e ciascuno ha lasciato tracce importanti. Da Capuano ho imparato il valore della genialità, Pupi Avati mi ha insegnato a rispettare i miei tempi. E Ferzan Ozpetek è riuscito nell’impresa più difficile: farmi accettare la mia fisicità, anzi esaltarla quasi come un'icona". Anche per questo la sua riconoscenza al cinema italiano e' totale, vasta quanto l'amore che gli dimostra. In piu' occasioni. Nella Sala Grande del Lido o, come quando, presentando il suo film del cuore (Bellissima di Luchino Visconti) agli studenti dell'istituto Michelangelo Buonarroti di Frascati li esorto' "andate al cinema e sostenete i film italiani".