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World Invasion - La nostra recensione

Apologia del militarismo contenente frasi maciste, commenti testosteronici e situazioni melense. Si salva solo Aaron Eckhart

World Invasion - Michelle Rodriguez

22.04.2011 - Autore: Adriano Ercolani
Difficile, molto difficile pensare che il cinema americano, o meglio quello mainstream hollywoodiano, possa continuare a dominare il mercato occidentale proponendo al pubblico lungometraggi come questo “World Invasion” (in originale “Battle: Los Angeles”). Non è un problema di forma, decisamente interessante, quanto piuttosto di contenuti: negli ultimi anni non avevamo infatti assistito ad una tanto esplicita e ridondante apologia del militarismo da parte di un prodotto destinato al grande pubblico.

World Invasion

Tutte le ovvietà e la retorica appartenenti al peggior cinema di propaganda sono contenute nel film di Jonathan Liebesman: anche quelli che avrebbero dovuto essere i messaggi più sotterranei ed arrivare al pubblico in maniera più filtrata vengono proposti con una sfacciataggine che lascia basiti. Per non parlare poi delle frasi maciste, dei commenti testosteronici, degli ammiccamenti a personaggi antidiluviani come John Wayne. La sceneggiatura scritta da Christopher Bertolini è dunque una sequenza praticamente ininterrotta di frasi fatte, situazioni melense, con cadute tremende di stile come in almeno un paio di scene in cui un personaggio, davanti all’invasione aliena, esclama serio: “Non avevo mai visto una cosa del genere…”: ma davvero???

La mancanza totale di finezza narrativa e intelligenza nei dialoghi mina alla base anche la più che discreta resa estetica di “World Invasion”
: già, perché lo stile di ripresa da instant-movie, l’ambientazione cittadina e gli effetti speciali abbastanza efficaci alla fine riescono a fare in modo che il prodotto si presenti come uno spettacolo visivamente valido.
Per quanto riguarda le performance degli attori protagonisti, l’unico a salvarsi è il solito Aaron Eckhart, in virtù di una presenza scenica comunque carismatica. A crollare miseramente è invece Michelle Rodriguez, la quale quando pronuncia la frase “Non sono qui per il mio bel faccino” viene probabilmente presa in parola da tutto il pubblico. Ormai l’attrice si è ritagliata un “tipo fisso” di cui sta decisamente abusando.

Aaron Eckhart in World Invasion

Discreto successo di pubblico negli stati Uniti – dove ha incassato più di 80 milioni di dollari a fronte di un costo di produzione di 70 – “World Invasion” è un’opera che spreca il suo indubbio valore cinematografico con una storia intrisa di patriottismo becero e sottotesti interventisti e neo-colonialisti. Cinema dozzinale, difficile da digerire.  

La pellicola è distribuita nelle sale dalla Sony Pictures


Per saperne di più
Il trailer del film
La nostra intervista al regista Jonathan Liebesman